Fasce tutte uguali? Con De Rossi e Papu vuol sfidare le regole
La Lega impone ai capitani di indossarne una uguale per tutti, De Rossi ha disubbidito Anche Pezzella non vorrebbe abbandonare quella in ricordo di Astori. E la squadra è con lui
Pezzella non ci sta, avrebbe voglia di sfidare le regole. E probabilmente lo farà, almeno per la prima partita, per dare un segnale e come omaggio all’amico Astori. La Fiorentina è amareggiata, ma cauta. E l’esempio di De Rossi potrebbe cambiare le carte in tavola. La nuova normativa sulle fasce da capitano, tutte uguali, mai più «personalizzate», ha mandato su di giri più di un capitano di Serie A. A partire da Roma, con De Rossi. Per passare da Bergamo, col Papu. A Firenze la questione è delicata: la fascia al braccio di German Pezzella non è un ornamento qualsiasi, ma chiama in causa direttamente la memoria di Astori.
Da una parte la legge, dall’altra il cuore, insomma. La normativa della Lega che omologa la fascia e la rende tutta bianca con la scritta «capitano» in blu, durante il primo turno del campionato è stata indossata da tutti i diretti interessati. Tranne che da Daniele De Rossi domenica e da Gomez ieri sera. Contro il Torino il centrocampista giallorosso non ha seguito il dispositivo e ha portato quella dedicata alla sua squadra del cuore. Idem il Papu nel posticipo contro il Frosinone. Piccoli segnali di rottura, iniziative personali. La Lega sta valutando se punire i giocatori con sanzioni oppure chiudere un occhio. Oggi la decisione del giudice sportivo.
Intanto German Pezzella, che si preparava a indossare la fascia dedicata ai quattro quartieri di Firenze e all’amico Davide Astori, è perplesso. Che fare? L’argentino sta valutando anche l’ipotesi di seguire l’esempio di De Rossi e riprendere quella che lo scorso aprile un gruppo di tifosi della Fiesole consegnò al centro sportivo a lui e a Badelj, allora capitano del gruppo. D’altra parte non vorrebbe nemmeno incorrere in sanzioni, anche se nello spogliatoio sta prendendo piede l’ipotesi di una colletta tra i giocatori, per pagare l’eventuale multa.
Nella storia della Fiorentina ci sono vari precedenti di fasce illustri divenute tradizionali. Come quella di Gerrard indossata da Pasqual, oppure quella che Frey ricevette da Baggio quando diventò buddista in seguito ad un grave infortunio. Indimenticabile, fra le altre, anche quella coi colori della bandiera portoghese che veniva mostrata da Manuel Rui Costa. Cimeli del passato che appartengono all’album dei ricordi.
Il primo giocatore ad aver espresso il proprio dissenso per questa triste novità è stato il Papu Gomez, che in passato aveva esibito personalizzazioni
Ribelli
Ieri sera anche il Papu Gomez ha disubbidito, indossando quella personalizzata durante AtalantaFrosinone. Lui stesso aveva sollevato il caso su Instagram
di ogni tipo. Un anno fa, durante una gara contro la Fiorentina, ne sfoggiò una con un giglio e un’immagine del Ponte Vecchio. «Due anni fa, quando nessuno aveva mai fatto caso alle fasce, ho avuto questa bellissima idea di creare disegni che mi rappresentano come capitano, ogni partita una diversa e sempre senza mancare di rispetto, ma purtroppo nel calcio di oggi, i giocatori contano sempre di meno» ha scritto su Instagram. Fra i commenti spiccano quelli di Domenico Criscito del Genoa e proprio di Pezzella: entrambi hanno risposto con le emoticon degli applausi. Pochi immagini sufficiente a raccontare la loro rabbia per una decisione destinata a far discutere a lungo.