Corriere Fiorentino

Due case in vendita nella strada del mangificio «Non ne possiamo più»

Secondo giorno di presidio, marciapied­i liberi. Due nuove case però sono in vendita: «Troppo tardi»

- di Antonio Passanese

Sono bastati due giorni di presidio dei vigili urbani per riportare (almeno per ora) il decoro in via dei Neri. Anche ieri gli agenti si sono limitati a far alzare i pochissimi turisti che si sedevano con il panino sui marciapied­i o sulla soglia delle abitazioni e dei negozi. Ma i residenti e le attività economiche di Borg’Unto — dopo l’aggression­e subita da Mohammed, commercian­te di 55 anni, preso a spintoni, calci e pugni da una famiglia di spagnoli — dicono che «la nostra battaglia contro la maleducazi­one e il degrado forse sarà vinta solo quando entrerà in vigore l’ordinanza annunciata dal Comune».

Il provvedime­nto, che sarà in vigore da martedì fino alla fine dell’anno, vieterà nella sola via dei Neri di consumare cibo fuori dalle paninotech­e e i ristoranti, e si basa sulla necessità di dare ai vigili strumenti più efficaci rispetto al regolament­o di polizia urbana. La stretta di Palazzo Vecchio, però, viene ritenuta «tardiva» da parte delle poche famiglie (una cinquantin­a) che ancora vivono, e resistono, nella eat street fiorentina. E così c’è chi va via. Ne sono un esempio Paolo e Beatrice, arrivati da Padova in via dei Neri ventuno anni fa: «Ma adesso di piccioni che svolazzano ovunque, di turisti maleducati che non ti lasciano entrare in casa, di ubriachi che di notte non ti fanno dormire, non ne possiamo più». E quindi la coppia ha deciso di mettere in vendita il proprio appartamen­to all’interno di Palazzo Neri. «Il centro di Firenze è lasciato a se stesso. Non ci sembra ci sia la volontà politica di conciliare il turismo con il commercio e con il rispetto delle regole di civile convivenza. Abbiamo scritto anche al sindaco Nardella per denunciare le difficoltà che viviamo quotidiana­mente — raccontano — ma la risposta è stata: “Stiamo facendo tutto il possibile per rendere questa città migliore”, che vuol dire tutto e niente. Ci chiediamo che male abbiamo fatto nella precedente vita per doverlo espiare in questo modo».

E poi c’è Maria, che abita di fronte all’Antico Vinaio. Lei ha una casa di 70 metri quadrati e in Borg’Unto c’è nata, così come ci sono nati i suoi figli. «Basta, vogliamo scappare da qui — si sfoga — Ho una figlia disabile e per arrivare fino al portone con l’auto ci tocca litigare con le centinaia di persone che per un panino fanno ore di coda. E poi c’è olio e finocchion­a dappertutt­o: qualche settimana fa, dopo aver pestato degli avanzi unti lasciati sul marciapied­e, sono scivolata battendo la schiena. Ma che vita è questa?».

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I vigili anche ieri hanno presidiato via dei Neri intimando ai turisti di non mangiare sul marciapied­e

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