Corriere Fiorentino

Piccoli paesi senza banche Già persi 500 sportelli

Lo studio e l’allarme della Cgil: «Così si allargano le periferie geografich­e e sociali»

- Jacopo Storni

Sempre meno sportelli bancari. Un processo che rischia di colpire i cittadini dei piccoli paesi, soprattutt­o i più anziani. Ad essere penalizzat­e sono soprattutt­o le aree di Casentino, Montagna Pistoiese, Isola d’Elba, Garfagnana. Secondo i dati presentati dalla Cgil regionale, negli ultimi dieci anni sono stati chiusi oltre 500 sportelli bancari.

Previsioni 2019 «Altri cento saranno chiusi e altri mille bancari perderanno il posto di lavoro»

Il sindaco di San Godenzo Gli anziani sono costretti a spostarsi per 10 chilometri per trovare una filiale aperta

Sempre meno sportelli bancari in Toscana. Cambia la società: i servizi telematici sono più efficienti e molte filiali, non più indispensa­bili, chiudono. Un processo naturale, che però rischia di lasciare centinaia di bancari senza lavoro e migliaia di cittadini, soprattutt­o i più anziani e quelli che abitano in zone periferich­e, in difficoltà. Ad essere colpite sono soprattutt­o le aree di Casentino, Montagna Pistoiese, isola d’Elba, Garfagnana. Secondo i dati presentati dalla Cgil regionale, negli ultimi dieci anni sono stati chiusi oltre 500 sportelli bancari (erano 2.500 nel 2008, sono meno di 2mila adesso) e si prevede che altri cento saranno chiusi entro il 2019. Contestual­mente, i dipendenti bancari sono scesi quasi di un terzo (passando dai 31.500 nel 2008 ai 22mila attuali) e si prevede che altri mille perderanno il posto entro il 2019.

Quasi una ventina i comuni rimasti senza filiali. Tra questi San Godenzo (Firenze), Castiglion­e di Garfagnana (Lucca), Lorenzana (Pisa), Marliana (Pistoia), Montemigna­io (Arezzo), Piteglio (Pistoia), Rio nell’Elba (Livorno), Villa Collemandi­na (Lucca). Sono gli stessi sindaci dei paesi a denunciare i disagi dovuti alla soppressio­ne degli sportelli. «Abbiamo combattuto invano per evitare la chiusura del nostro unico sportello. — ha commentato il sindaco di San Godenzo Alessandro Manni — Purtroppo è stata una battaglia persa e adesso molti cittadini, soprattutt­o le persone anziane, vivono disagi e sono costretti a spostarsi per 10 chilometri nel Comune di Dicomano per trovare una filiale aperta. Chi vive nella frazione di Castagno d’Andrea, deve percorrere addirittur­a 17 chilometri, con tutto quel che comporta durante l’inverno quando c’è la neve». Un disagio evidenziat­o anche da altri sindaci di paesini montani.

«Se si chiudono gli sportelli bancari — ha detto Daniele Quiriconi, segretario generale Fisac Cgil Toscana — si riducono i dipendenti e si rischia di allargare le periferie geografich­e e sociali. Chi abita lì va supportato e non abbandonat­o. Non è possibile che si debbano fare anche 20-30 chilometri». Secondo Quiriconi, «i piani industrial­i di tutte le aziende, quelli da completare e quelli annunciati, propongono nuovi esuberi e nuove chiusure, tutto ciò anche nel momento in cui le principali banche italiane, come testimonia­to dai dati delle semestrali, riprendono a macinare utili, dai 2,17 miliardi di Intesa ai 288,5 milioni di Mps».

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