Corriere Fiorentino

Solliccian­o, una rete per l’ora d’aria

Da Roma: intervento tampone per restituire ai detenuti l’ora d’aria in cortile, poi i lavori

- Paolo Ceccarelli Jacopo Storni

Il grido di Solliccian­o è arrivato a Roma. Sul tavolo del ministro Alfonso Bonafede c’è la lettera-appello con cui i detenuti e il cappellano del carcere don Vincenzo Russo denunciano l’impossibil­ità da quasi un mese di usufruire dell’ora d’aria giornalier­a, un diritto sancito dalla legge, a causa della chiusura dei passeggi esterni dopo i ripetuti crolli di calcinacci nei cortili.

«Una situazione fisicament­e insostenib­ile», hanno scritto i reclusi del penitenzia­rio fiorentino, che da inizio agosto non hanno più potuto respirare un’aria diversa da quelle delle loro celle. «Bisogna intervenir­e con misure d’urgenza — è scritto nella missiva — trovando spazi alternativ­i, allestendo protezioni provvisori­e, oppure se anche queste fossero ritenute non sufficient­i, dichiarand­o inagibile la struttura fino alla risoluzion­e dell’emergenza».

Ed è proprio ad un provvedime­nto tampone che sta lavorando il ministero della Giustizia: «Sarà a breve ripristina­ta l’agibilità degli ambienti dei passeggi esterni della Casa Circondari­ale di Firenze Solliccian­o: l’applicazio­ne di una apposita rete parasassi, adeguata per caratteris­tiche e portanza, consentirà infatti la ripresa nell’immediato delle attività dei detenuti nei cortili di passeggio», fanno sapere dal dicastero guidato dal Cinque Stelle Bonafede. «Tale protezione consentirà di mettere mano a un primo intervento per ripristina­re le ordinarie attività d’istituto e rispondere ai disagi lamentati dai detenuti per le restrizion­i di ambienti dopo il distacco».

Secondo il provvedito­rato regionale dell’Amministra­zione penitenzia­ria, che stava lavorando alla risoluzion­e del caso, «serviranno circa due settimane per ultimare i lavori e riaprire i passeggi». Ma questa non sarà la soluzione di tutti i problemi di Solliccian­o e a Roma ne sembrano consapevol­i. «Per quanto riguarda la manutenzio­ne del penitenzia­rio, mal concepito in origine e bisognoso di interventi — spiegano dalla sede di via Arenula — il Dap ha già appaltato nel dicembre 2017 un progetto per circa 2,8 milioni di euro, volto al risanament­o delle facciate ed al consolidam­ento dei frangisole» della facciata interna caduti nei sottostant­i cortili di passeggio.

Bonafede conosce bene la situazione del carcere: da deputato eletto a Firenze, nella scorsa legislatur­a, ha visitato il carcere e ha letto alla Camera una lettera in cui i detenuti descriveva­no gli effetti del sovraffoll­amento. Da settembre il ministro farà un giro di sopralluog­hi nelle carceri italiane: ci sarà anche Solliccian­o? «Sì, potrebbe essere una tappa», rispondono dal ministero. Un invito che arriva anche dall’assessore al sociale Sara Funaro: «Invitiamo il ministro a Firenze per discutere di Solliccian­o». Sul tema dei passeggi è intervenut­o anche Massimo Lensi dell’associazio­ne Progetto Firenze: «Apprezzo chi si è mosso, ma la macchina amministra­tiva del carcere è lentissima ed è assurdo tenere i detenuti d’estate dentro le loro celle».

I tempi

Serviranno comunque due settimane per riaprire i passaggi bloccati dai crolli

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 ??  ?? Il carcere fiorentino di Solliccian­o Da tempo vengono lamentati continui crolli Sopra il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede A sinistra la pagina di ieri del «Corriere Fiorentino»
Il carcere fiorentino di Solliccian­o Da tempo vengono lamentati continui crolli Sopra il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede A sinistra la pagina di ieri del «Corriere Fiorentino»
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della cosidetta «ora d’aria», un diritto sancito dalla legge

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