E contro il Chievo toccherà a Eysseric, Pjaca in panchina
Il croato è ancora in ritardo di preparazione. A centrocampo ancora dubbi sul sostituto di Veretout
Una vita da precario. Di lusso, sia chiaro, ma pur sempre precario. Da un anno Valentin Eysseric vive in bilico. Oggi qua, domani chissà. È successo anche dodici mesi fa. Un acquisto che tutti davano per scontato, ma che non si concretizzava mai. Colpa del Nizza, e di un preliminare di Champions per il quale il club francese non voleva farne a meno. Attesa snervante che, forse, ha contribuito ad alimentare speranze eccessive.
Non è stata una stagione semplice, la sua. Anzi. Subito un infortunio e poi, soprattutto, tante difficoltà a calarsi nel calcio italiano. Basta guardare i numeri: un gol (al Genoa), e un assist. Stop. In una parola: bocciato. Messo in vetrina in attesa di acquirenti.
Anche perché nel nuovo 43-3 voluto da Pioli, diventava difficile trovargli spazio. Eppure, come un anno fa, il francese si è trovato «prigioniero» delle necessità. Sullo sfondo infatti, c’era il miraggio (poi sfumato) del preliminare di Europa League e, in attesa di rinforzi dal mercato, l’allenatore non poteva farne a meno. Basta riguardare le note delle amichevoli pre stagione. Sempre (o quasi) titolare. Esterno sinistro nel tridente completato da Simeone e Chiesa. Anche ad Arezzo, l’altra sera. Una gara che faceva da prova generale in vista dell’esordio in campionato e nella quale, tra l’altro, Eysseric ha pure trovato il gol. Il quarto, della sua estate. Un indizio preciso. Anche perché nel frattempo coloro che presto gli soffieranno il posto (Pjaca e Mirallas) erano in tribuna.
Sia il croato che il belga sono in ritardo di condizione e, quindi, tutto lascia pensare che domenica sera l’ex Nizza possa partire dal primo minuto. E pazienza se il futuro resta incerto. Corvino infatti, d’accordo con Pioli, è pronto a lasciarlo partire. A una condizione: che arrivi un’offerta importante. Niente saldi di fine mercato. In Francia (c’è tempo fino al 31 agosto) lo stesso Nizza, il Marsiglia e il Saint Etienne hanno mostrato interesse ma, per ora, di proposte all’altezza non ce ne sono.
Servono (almeno) 5-6 milioni di euro. Altrimenti, il «7» (il 10 gliel’ha strappato Pjaca) resterà qui. Una prospettiva, questa, che al mister non dispiacerebbe. Perché le qualità ci sono (Antognoni ad esempio non perde occasione per sottolinearle), perché il francese potrebbe permettergli soluzioni tattiche alternative e perché Sottil (forse) non è ancora pronto. Si vedrà. Intanto, il Chievo. Forse l’ultima occasione per meritarsi il posto fisso. A Firenze, o altrove.