Corriere Fiorentino

Rapiscono la figlia malata, presi

Da un mese in fuga, arrestati in Francia. La bambina doveva essere operata al Meyer

- Gori, Salvini, Valentini

Dall’Isola d’Elba fino alle porte di Parigi, LIVORNO un mese in fuga braccati dalla polizia italiana e francese. Con una bimba, la loro figlia di 5 mesi, che hanno rapito dopo che era stata affidata ai servizi sociali e che aspettava di essere operata Meyer di Firenze. I due sono stati fermati ieri in Francia.

Dall’Isola d’Elba fino LIVORNO alle porte di Parigi, un mese in fuga braccati dalla polizia italiana e francese. Con una bimba, la loro figlia di 5 mesi, che hanno rapito dopo che era stata affidata ai servizi sociali e che aspettava di essere sottoposta a un delicato intervento all’ospedale Meyer di Firenze. Marito e moglie, lui marocchino, lei italiana, entrambi di 27 anni, sono stati arrestati dalla polizia di Asnierès sur Seine, appena fuori dalla Capitale francese, in virtù di un mandato di arresto internazio­nale spiccato dalle autorità italiane. Sequestro di persona, tentate lesioni aggravate nei confronti della figlia, sottrazion­e e trattenime­nto di minore all’estero, sono i reati contestati alla coppia.

Ora, spiegano dal commissari­ato di Asnières sur Seine, «la bambina sta bene», ed è ricoverata a scopo precauzion­ale in un ospedale di Parigi. Tutto nasce in un contesto difficile: lui è sospettato di maltrattam­enti in famiglia e la situazione è ancora più preoccupan­te visto che la coppia elbana ha interrotto i rapporti con i medici che avevano in cura la bambina, nata nel marzo scorso. Per il 24 luglio, infatti, al Meyer era in programma un intervento chirurgico cui doveva essere sottoposta da parte dell’équipe di neurochiru­rgia. Un’operazione non urgente, spiegano dall’ospedale, che avrebbe risolto un problema al momento solo estetico; un problema che però avrebbe potuto – se non trattato – diventare pericoloso col tempo.

Il 18 luglio il Tribunale dei Minori di Firenze notifica alla madre un provvedime­nto che sottrae la bambina alle cure del padre, affidandol­a ai servizi sociali dell’Elba, con l’ordine di trovare un posto protetto in cui ospitare mamma e figlia. Ma il giorno dopo, mentre le due sono ancora a casa della nonna e il marito è momentanea­mente in Marocco, tutto cambia. L’uomo chiama la suocera e la minaccia: si dice pronto a uccidere lei, i suoi animali e di darle fuoco alla casa. Poi manda un amico a convincere la moglie ad andarsene. E lei, di propria volontà, decide di far perdere le proprie tracce. Sembra che la coppia avrebbe deciso di fuggire anche perché terrorizza­ta dall’intervento chirurgico. Un’operazione delicata, ma in realtà non considerat­a ad alto rischio dai medici del Meyer.

Il 20 luglio, il cellulare della mamma aggancia le linee telefonich­e francesi: ha superato il confine a Ventimigli­a ed è diretta a Parigi in treno, dove ha appuntamen­to col marito. Il Tribunale di Livorno, che indaga sul caso a seguito della denuncia della nonna e dei servizi sociali, spicca contro i due un mandato di cattura europeo sottoscrit­to dal gip Marco Sacquegna. Il timore è che la coppia voglia volare con la bambina in Marocco, da cui sarebbe difficilis­simo poi riportarla in Italia. Ma ci vuole un mese a riuscire a trovarli: si sono rifugiati a Colombes, nella periferia di Parigi, da alcuni parenti del marito.

A tradire la coppia, le tracce dei bonifici inviati dalla nonna e alcune foto pubblicate su Facebook. Così, giovedì vengono arrestati. L’accusa, oltre al rapimento, è di aver messo a rischio la salute della bambina. Sul futuro della piccola — che ora è in ospedale in buone condizioni — e sui tempi e i modi del suo rimpatrio deciderann­o lunedì il Tribunale di Livorno e il Tribunale dei Minori di Firenze, in accordo col Consolato francese di Firenze.

Al Meyer, la direttrice sanitaria Francesca Bellini assicura: «Quando ci saranno le autorizzaz­ioni necessarie, noi saremo di nuovo subito pronti ad operare la bambina».

Al Meyer La piccola doveva essere operata il 24 luglio, il 15 la mamma l’ha portata via

Padre e madre Lei ha 27 anni, il marito è un marocchino di 27 anni sospettato di maltrattam­enti

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