Mitra e ostaggi, stavolta non è un film
Porta al Prato, dipendenti in ostaggio per un’ora. Poi il blitz e l’arresto. I complimenti del sindaco
Mitra e pistole spianate, decine di poliziotti con caschi e giubbotti antiproiettile pronti all’irruzione. Tutto intorno alla Banca Cr Firenze di Porta a Prato la strada blindata dagli agenti della Prima Squadra Volante e dell’Anti Terrorismo. E con i dipendenti dell’istituto di credito che, dopo una lunga trattativa, vengono fatti uscire insieme agli unici due clienti presenti con le mani alzate e in ginocchio. Il motivo? «Sembra che i rapinatori volessero confondersi con gli altri e fuggire via», dice a denti stretti un poliziotto. Sono le 15,45 quando due romani, di 40 e 45 anni armati di taglierino e pistola, e con il volto coperto da maschere di gomma, entrano nella filiale a poche decine di metri dal comando della municipale per mettere a segno una rapina.
Ad avvertire il 113 — che poi ha inviato sul posto quattro pattuglie — è stato un dipendente della banca insospettito dal fatto che il collega con cui stava parlando al telefono avesse improvvisamente agganciato. I due romani, dopo aver preso alcune mazzette di euro, stavano aspettando l’apertura della cassaforte ma la polizia ha mandato in fumo il loro piano con un vero e proprio blitz. «Eravamo davanti alla cassa, stavamo per cambiare un assegno quando i due rapinatori ci hanno preso i telefonini e ci hanno fatto sedere — raccontano i due clienti — Poi hanno iniziato a urlare che dovevamo stare fermi. Quando hanno visto che erano circondati hanno provato a scappare da un’uscita secondaria ma si sono resi conto di essere in trappola».
Mentre andava in scena l’operazione, tutti i commercianti hanno abbassato il bandone e si sono rintanati nei loro negozi: «Abbiamo temuto che potesse cominciare una sparatoria e che qualche proiettile vagante potesse colpirci», si sfoga Paolo Fossati del bar La Cremeria. Subito dopo l’arresto dei due rapinatori il sindaco Dario Nardella ha telefonato al questore Alberto Intini: «Grazie agli agenti della polizia che sono intervenuti tempestivamente garantendo anche l’incolumità delle persone coinvolte».