Corriere Fiorentino

Colori e natura

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mai da dieci anni ha piantato l’ombrellone all’angolo del ristorante e, per abitudine, dice la verità: «Macché Marocco. Tutti i vestiti che vedi provengono da Prato». La sua è una presenza consueta, al pari dei bagnini e del parcheggia­tore. Ha le idee chiare: Likbir sta in Italia perché, nonostante la precarietà del suo lavoro, le condizioni di vita restano migliori che a casa sua. «Si è sempre comportato correttame­nte — dice Daniele Avvento —, non ha mai disturbato nessuno. A me non dà noia. Poi se è in regola con i permessi o meno, poco importa: chi sono io per controllar­e?». Sarà per l’esplosione della natura in ogni sua forma o per la tipologia dei frequentat­ori della Feniglia, di solito provenient­i dalla capitale e per questo abituati a ben altro, ma ogni attività umana è avvolta in un clima di tolleranza. Per queste, e per mille altre ragioni, nessuno si mostra infastidit­o dagli ambulanti con la testa avvolta in un turbante che volteggian­o i tessuti ai lati di un carretto stracarico, spinto con fatica immane sulla battigia. E neppure dalle pallonate che ogni tanto arrivano inattese. L’unico fastidio è espresso verso chi sporca, tant’è che non c’è traccia di cartacce né di rifiuti sulla spiaggia libera e in pineta.

Dei lupi, poi, si è smesso di parlare con l’arrivo dell’estate. La paura atavica è stata declassata ad ansia stagionale. Però ci sono, come documentan­o le foto-trappole e le tracce di ogni tipo. A breve riprenderà, di notte, il «wolf howling», gli ululati artificial­i che generano risposte e permettono di conteggiar­e gli esemplari. In attesa del «censimento», ricorda il tenente-colonnello Quilghi-

 ??  ?? Sopra uno dei lupi che sono stati avvistati negli scorsi mesi ad Ansedonia e anche sulla spiaggia della Feniglia. Almeno una coppia di lupi vive stabilment­e nella pineta. A destra il venditore marocchino Likbir che da dieci anni ha piantato il suo ombrellone proprio accanto al ristorante dello stabilimen­to. Sotto una delle capanne costruita con tronchi trovati sulla spiagga, una tradizione della Feniglia. Più in baso uno dei tanti venditori che camminano sulla spiaggia libera
Sopra uno dei lupi che sono stati avvistati negli scorsi mesi ad Ansedonia e anche sulla spiaggia della Feniglia. Almeno una coppia di lupi vive stabilment­e nella pineta. A destra il venditore marocchino Likbir che da dieci anni ha piantato il suo ombrellone proprio accanto al ristorante dello stabilimen­to. Sotto una delle capanne costruita con tronchi trovati sulla spiagga, una tradizione della Feniglia. Più in baso uno dei tanti venditori che camminano sulla spiaggia libera
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