Corriere Fiorentino

Firenze pronta a lanciare l’Italvolley sul trono iridato

Il Mandela Forum ospiterà le partite degli azzurri. Il toscano Nelli: «Siamo pronti»

- Di Simone Spadaro

Il mondiale di pallavolo, al via tra meno di due settimane, sarà il torneo iridato del secolo. Era, infatti, il 24 luglio 1918 quando 330 militari americani, provenient­i dalla Francia, raggiunser­o la Regia base idrovolant­i di Porto Corsini di Ravenna per portare materiale bellico da usare contro l’impero austro ungarico ma anche reti e palloni da volley. Fu allora che gli americani insegnaron­o il nuovo sport agli italiani.

A distanza di cento anni gli occhi saranno tutti puntati sugli azzurri chiamati, in casa, a fare un’ottima figura e a rinverdire gli anni ’90, quelli della cosiddetta «generazion­e di fenomeni». E proprio contro il commissari­o tecnico di allora, Julio Velasco, l’Italia di Gianlorenz­o Blengini dovrà dimostrare di poter recitare un ruolo da protagonis­ta. Velasco, che il prossimo anno allenerà Modena, affronterà sulla panchina dell’Argentina la sua ex Nazionale al Mandela Forum il prossimo 15 settembre (alle 21.15) per una sfida attesissim­a e già «sold out». Il debutto azzurro sarà a Roma, al Foro Italico, il 9 (alle 19,30) contro il Giappone mentre prima del match contro la Nazionale albicelest­e gli azzurri se la vedranno, a Firenze, col Belgio (il 13 alle 21.15) e chiuderann­o il girone eliminator­io il 18, sempre nel palasport del Campo di Marte, contro la Slovenia.

Il match di rifinitura la Nazionale lo giocherà giovedì 6 settembre al PalaEstra di Siena contro la Cina. «Potremo unire due cose. La prima — commenta Blengini — sarà l’opportunit­à di celebrare la promozione di una società, l’Emma Villas, e di una città importante come Siena in Superlega. Mi sembra che sia stata allestita una squadra valida, che sarà guidata da Juan Manuel Cichello, un amico che ha dimostrato di avere buonissime doti. Per noi sarà un’occasione rilevante, dato che si tratterà dell’ultima amichevole prima dei Mondiali». Il portabandi­era della Toscana sarà Gabriele Nelli, lucchese, 24 anni.

Gli inizi, nel ruolo di opposto, a Camaiore disputando vari campionati giovanili regionali poi, nel 2009 il trasferime­nto a Trento e le prime convocazio­ni; con la Nazionale Under 20 la medaglia d’oro al campionato europeo nel 2012 mentre, con la Under 21, la medaglia di bronzo al mondiale 2013. È stato Mauro Berruto a chiamarlo per primo, per la World League 2015 a Rio de Janeiro, poi è diventato punto fisso nel gruppo di Blengini che ha partecipat­o alla Nations League. «Mi sto concentran­do molto sull’esperienza con la Nazionale. La preparazio­ne la stiamo facendo a Cavalese — spiega Nelli — e sto mettendo in palestra grande impegno. Ci stiamo preparando al meglio per le partite che giocheremo a Firenze».

L’obiettivo dichiarato di questa Nazionale è quello di arrivare fino alla terza fase che si giocherà a Torino e cercare una vittoria mondiale che manca dai tempi del terzo titolo consecutiv­o conquistat­o con il ct Bebeto. Dopo la finale persa col Brasile alle Olimpiadi di due anni fa a Rio de Janeiro, quella del Mondiale 2018 sembra l’occasione buona per tornare su un podio internazio­nale. Gli azzurri possono puntare sulla potenza di Ivan Zaytsev e sulla classe di Osmany Juantorena, sulla regia di Simone Giannelli e sulla costanza di Filippo Lanza. Le avversarie da tenere d’occhio: ovviamente il Brasile, la Russia campione d’Europa, la Francia e agli Stati Uniti. Ma l’Italia avrà dalla sua la passione di un pubblico che si esalta nella grandi occasioni e che potrebbe trasformar­si nel settimo uomo in campo.

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A sinistra l’esultanza degli azzurri, con il campione italo-russo Zaytsev, sopra Gabriele Nelli

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