Oltre cento concerti ed eventi con il teatro fuori Firenze
Cento appuntamenti tra opere, sinfonica, dibattiti ed eventi anche per i bambini Il teatro dell’Opera con la sua orchestra e il coro esce dai confini della città E conquista luoghi inediti: dagli ex macelli di Dicomano, alla pieve di San Godenzo
Quarantotto concerti, quaranta prove aperte, trenta spettacoli per bambini e venti conferenze su tutto il territorio fiorentino, comune per comune. Coinvolgerà infatti quest’anno l’intera area metropolitana di Firenze il Maggio Metropolitano, progetto itinerante realizzato dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino che fino a marzo 2019 porta Orchestra, Coro e tutto il mondo del Maggio in giro tra chiese, piazze e teatri della provincia. Una seconda edizione arricchita nella proposta, con più di cento iniziative tra concerti, spettacoli e incontri, e nella partecipazione degli enti locali: dai venti comuni dell’anno scorso si è passati quest’anno a quarantadue, capoluogo compreso.
E con la fine dell’estate, dopo una serie di anteprime nei primi mesi del 2018 tra Capraia e Limite, Montespertoli, Rufina, Montaione e Calenzano, si entra finalmente nel clou della manifestazione domani con tre concerti contemporaneamente a Gambassi Terme, Rignano sull’Arno e Pelago. «È una grande operazione politica e culturale, un ampio progetto di condivisione che intende diffondere anche negli angoli più lontani la grande musica sinfonica, da camera, operistica; allo stesso tempo, permette di dare valore a centri culturali che le piccole realtà, spesso, tengono aperti con difficoltà», ha commentato il sindaco, nonché Presidente della Fondazione, Dario Nardella. La rassegna in movimento tocca Cintura Fiorentina, Chianti, Empolese e Valdelsa, Mugello, Valdarno e Valdisieve, rivitalizzando in questo modo persino luoghi inediti come villa Pozzolini a Vaglia con le arie d’opera dei cantanti e pianisti dell’Accademia il 12/11, la pieve di San Babila e San Bavello a San Godenzo e la Cattedrale di San Romolo a Fiesole con il Coro il 9/11 e 7/11, o il Castello di Barberino con i professori dell’Orchestra il 23/9. E non solo grazie agli orchestrali. Tra gli appuntamenti dei prossimi mesi troveremo infatti anche conferenze, spettacoli per scuole su Mozart e Rossini e le prove aperte di Traviata, Rigoletto,
Carmen o Madama Butterfly espressamente per i cittadini metropolitani, con pullman appositi che condurranno chi non risiede nel capoluogo direttamente nel Teatro.
«Il Maggio sarà aperto, ma non basta certo spalancare le porte. Bisogna costruire un pubblico e andare a cercarlo con proposte sempre diverse, che spingano le persone a uscire di casa e allontanarsi da televisione e computer per ascoltare, o meglio vivere, un momento di scambio e cultura», sono state le parole del sovrintendente Cristiano
Chiarot, che, in occasione della presentazione del cartellone, ha condotto una riflessione a tutto tondo sul Maggio e sul suo ruolo al giorno d’oggi. «Deve essere un teatro radicato nella propria città, a cui i fiorentini vogliano bene, e allo stesso tempo presente sul territorio: capace cioè di stabilire un dialogo con le altre realtà culturali, senza però imporsi. Questo il senso e la sfida della contemporaneità: spirito di crescita culturale e rapporto con i cittadini, fatto di un affetto che va rifondato in continuazione. Sul “piedistallo” ci stiamo tutti insieme».