Corriere Fiorentino

Pistoia, attacco ai vescovi «Siete a favore degli sbarchi»

Striscione di Forza Nuova sulla porta della Curia. Nessun messaggio di solidariet­à

- Paolo Ceccarelli

Sul portone del vescovado c’è uno striscione contro i vescovi e contro gli immigrati: «Cei: da “crescete e moltiplica­tevi” a sbarcate e sostituite­ci!». Firmato, Forza Nuova. Il gruppo neofascist­a lo ha appeso in nottata e ieri mattina è stato trovato da chi è andato ad aprire il portone. Poco dopo la Diocesi di Pistoia ha diffuso un comunicato con cui «respinge ogni tipo di intimidazi­one» e «rimarca con estrema serenità la volontà di continuare ad operare nel solco del Vangelo per costruire un mondo più giusto e accoglient­e, in pace, dove si ama Dio e il prossimo».

Per tutta la giornata di ieri, questa nota è rimasta l’unica reazione all’intimidazi­one subita dal vescovo Fausto Tardelli e dalla Diocesi pistoiese. Ancora in tarda serata, in vescovado infatti non era arrivata alcuna espression­e di solidariet­à, né pubblica né privata, né dalle Istituzion­i né dalle forze politiche. Un silenzio che amareggia i vertici diocesani, che però a leggere la nota ufficiale diramata ieri sembrano decisi a tenere il punto sulla loro visione sulla questione migranti: «Chi è contro l’accoglienz­a non è cristiano — ha detto il vescovo Tardelli nell’intervista al Corriere Fiorentino il 24 agosto — ma sbaglia chi fa dell’ideologia sull’immigrazio­ne».

Un concetto che ieri è diventato un vero e proprio appello. «Visto il clima sempre più incandesce­nte nel dibattito pubblico, locale e nazionale — si legge nel comunicato della Diocesi — facciamo un appello generale perché in primo luogo, a partire dal nostro territorio, si evitino i toni esasperati che fino ad oggi hanno caratteriz­zato la vicenda di Vicofaro. Le situazioni già complicate e delicate dei richiedent­i asilo e di chi rimane ai margini della società — conclude la Diocesi — chiedono un maggior rispetto e di essere sottratte alle strumental­izzazioni politiche».

Il riferiment­o è alle polemiche su don Massimo Biancalani, che nella sua parrocchia ha creato un centro d’accoglienz­a chiuso nei giorni scorsi da Asl e Vigili del Fuoco per sovraffoll­amento e pericolo di incendio. Un caso nazionale, perché don Biancalani è divenuto un simbolo delle porte aperte ai migranti e degli oppositori in particolar­e della Lega da quando, nell’estate 2017, pubblicò su Facebook una foto di alcuni richiedent­i asilo in piscina con il commento: «Loro sono la mia patria, i razzisti e i fascisti i miei nemici». Da allora la parrocchia di Vicofaro è diventata terreno di scontro, con momenti di grande tensione come quando Forza Nuova organizzò un picchetto durante la messa per «vigilare sulla dottrina» di don Biancalani e i sostenitor­i del prete — tra cui esponenti del Pd e di varie anime della sinistra — risposero con un contro-presidio.

Poi, nello scorso agosto, il terrore: il parroco denuncia un’aggression­e a colpi d’arma da fuoco contro un migrante ospite di Vicofaro, offeso da insulti razzisti. Le indagini della polizia rivelerann­o poi che a sparare con una scacciacan­i sono stati due tredicenni. A fine agosto la Prefettura chiude il centro di accoglienz­a per inidoneità, e scoppiano nuove polemiche: da una parte chi, come il governator­e Rossi, va a Vicofaro a sostenere don Biancalani; dall’altro gli attacchi di Salvini. Resta il problema di dove sistemare il gruppo di migranti ospiti della parrocchia ma fuori dai percorsi istituzion­ali di accoglienz­a. Ieri la Diocesi di Pistoia ha fatto sapere di essersi attivata, attraverso la Caritas, per affrontare l’emergenza. Perché «la situazione resta seria e da non sottovalut­are». Don Biancalani ieri ha pubblicato su Facebook la foto dello striscione di Forza Nuova commentand­o «Al peggio sembra non esserci fine!».

L’appello della Diocesi e don Biancalani Si evitino i toni esasperati che fino a oggi hanno caratteriz­zato la vicenda di Vicofaro: le situazioni già delicate dei richiedent­i asilo e di chi rimane ai margini della società devono essere sottratte alle strumental­izzazioni

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I militanti di Forza Nuova davanti al vescovado di Pistoia con lo striscione contro la Cei
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Il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli

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