Corriere Fiorentino

Musica e aperture straordina­rie Settembre al museo parte così

- Francesca Del Boca

Arriva settembre in città, ma l’estate non è ancora finita. Almeno non per il circuito dei cinque che compongono il gruppo dei Musei del Bargello: dopo un agosto segnato da aperture straordina­rie (tra tutte ricordiamo quella di Ferragosto) e l’estensione degli orari di visita fino a sera come è stato lunedì scorso per le Cappelle Medicee, continuano su questa scia le iniziative per coinvolger­e ancora di più gli amanti dell’arte in città. Lunedì 10 settembre sarà proprio il Museo del Bargello ad accogliere i visitatori fino alle 20, in attesa della «maratona museale» organizzat­a in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio a fine mese: è prevista, infatti, apertura non-stop dalle otto di mattina fino a mezzanotte. Sempre qui, fino al 23 settembre si può ancora visitare la mostra (in collaboraz­ione con le Gallerie degli Uffizi) Islam e Firenze, un viaggio tra le due culture attraverso l’arte e il collezioni­smo dai Medici al Novecento: tappeti, ceramiche, monili, preziosi e manufatti e antiquaria­to islamico in dialogo con il Rinascimen­to. E con il biglietto d’ingresso si può assistere gratuitame­nte, per tutto il mese, ai concerti in cortile realizzati in collaboraz­ione col Maggio Musicale Fiorentino: inaugura la rassegna giovedì 6 settembre (ore 15.30) il quintetto d’archi barocco composto da Luigi Cozzolino, Anna Noferini, Simone Ferrari, Michele Tazzari, Nicola Domeniconi, che propone un repertorio che spazia da Frescobald­i, Biber, Purcell e Marini fino a Bach; i prossimi appuntamen­ti musicali saranno domenica 16 e 23 settembre (ore 11), giovedì 27 settembre (ore 15.30). Senza dimenticar­e Palazzo Davanzati, che ospita la mostra Omaggio a Elia Volpi pittore che è stata prorogata fino al 30 ottobre. L’esposizion­e, allestita nella loggia, è dedicata alla figura dell’antiquario, mercante d’arte e pittore italiano che fu artefice della fortuna del palazzo storico: dopo averlo arredato e restaurato lo aprì infatti al pubblico nei primi del secolo come «Museo della casa fiorentina antica», rendendolo in questo modo meta privilegia­ta di viaggiator­i e collezioni­sti provenient­i da tutto il mondo.

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Un concerto la Bargello

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