I GIOCOLIERI DELLA ZTL
Indiscrezioni, proposte, controproposte. È cominciato il balletto su una delle scelte più importanti di questi ultimi mesi di amministrazione Nardella: la Ztl. Che fare dopo due anni di sperimentazioni? Chi scontentare? A chi cedere? Ancora le trattative tra Palazzo Vecchio e commercianti devono partire, ma la pretattica non fa stare tranquilli. Il Comune ha lasciato intendere di voler inasprire i divieti per la zona blu: allungando l’orario giornaliero fino alle ore piccole e portando la chiusura del centro fino alla domenica. L’unica concessione ai commercianti sarebbe quella di una seconda finestra per il carico-scarico tra le 14.30 e le 15.30. Le associazione di categoria (ieri su Repubblica) hanno rilanciato: via la vecchia Ztl e al suo posto due grandi isole pedonali. Una che dovrebbe comprendere il «castrum romano», l’altra la fetta di Oltrarno più prossima al Ponte Vecchio. E strade come via Ghibellina e via dei Serragli che servirebbero da staffe di penetrazione (ma non lo sono già di fatto?). «Per far tornare i fiorentini in centro», dicono da Confesercenti. Per ridare una identità. Perché siccome non ci sono più fiorentini, i negozi — sostiene Confesercenti — si sono dovuti adeguare al mangificio per turisti. Siamo sicuri però che sia nato prima l’uovo della gallina? Che sia stata tutta colpa della vecchia Ztl? Noi non lo siamo. Forse c’è prima da risolvere un grande equivoco, nell’interesse sia dei commercianti che del Comune: i residenti perché fuggono dal centro? Certo, l’omologazione commerciale ha ucciso le vecchie botteghe. Ma forse è stata la desertificazione dei servizi — a partire dai parcheggi — a far venire l’esaurimento nervoso a chi fino all’ultimo ha provato a resistere. Siamo sicuri poi che bastino le staffe di penetrazione di fantomatiche isole pedonali per far tornare i fiorentini a fare la spesa (dove poi non si sa)? Dove lascerebbero l’auto? In via dei Serragli, rubando posti ai residenti, magari. E allora sgombriamo il campo dai giochetti. Ripartiamo per una volta dal diritto di vivere dei residenti che non hanno bisogno di altre sfide da vincere (così la vicesindaca Cristina Giachi ha giustificato la concessione del centro ai bolidi del kolossal Usa) ma di scelte che ogni tanto gli rendano la vita più facile. Una proposta noi l’abbiamo e la riformuliamo perché ora più che mai cancellerebbe alibi e ambiguità: centro aperto di giorno, tutti i giorni. Per le botteghe. Ztl che scatta dalla sera, tutte le sere. In aiuto dei residenti. Chi è che dice no?