Corriere Fiorentino

I turisti cacciati da via de’ Neri mangiano in altre strade Tra le proteste dei residenti

Via de’ Neri, nuovo involucro per le schiacciat­e: saranno indicati i posti dove mangiare

- di G. Gori e A. Passanese

«Entro la fine del mese sulla carta che avvolge le nostre schiacciat­e ci saranno le cartine con i luoghi di Firenze in cui consiglier­emo ai nostri clienti dove andare a mangiare». A dirlo è Tommaso Mazzanti, titolare dell’Antico Vinaio di via de’ Neri, che ieri ha discusso di questa soluzione in un incontro a Palazzo Vecchio col sindaco Dario Nardella e l’assessore Cecilia Del Re: «Saranno indicati il parco Demidoff di lungarno Serristori e il parco Martin Lutero di lungarno Torrigiani — aggiunge Mazzanti — Poi Del Re mi ha detto che nei prossimi giorni mi suggerirà anche altri posti, più vicini a via de’ Neri, in cui i clienti potranno trovare un posto adatto in cui mangiare, magari dove ci sono delle panchine, magari in posti in cui ci sono delle bellezze storiche che i turisti di solito non frequentan­o». Da Palazzo Vecchio smentiscon­o: nessun «suggerimen­to» all’Antico Vinaio, sarà Mazzanti, spiegano, a indicare i luoghi ai propri clienti.

Ha capito male il vinaino o il Comune non vuole prendersi la responsabi­lità di sollevare le ire di qualche residente? Fatto sta che l’ordinanza anti cafoni e anti bivacchi — in vigore da martedì mattina in via dei Neri, piazza del Grano, via della Ninna e piazzale degli Uffizi — funziona (commercian­ti e residenti ringrazian­o), ma solo se nei paraggi ci sono i vigili urbani a controllar­e.

Perché non appena gli agenti si allontanan­o i divora- tori di schiacciat­e subito tornano a sedersi lì dove è vietato. Come ieri, quando una famiglia ha pensato bene di consumare il proprio pasto ai piedi del Perseo di Benvenuto Cellini, con i genitori a bere birra e addentare panini e i figli a lanciare il companatic­o ai piccioni.

«A chi ci chiede dove poter andare a mangiare la schiacciat­a consigliam­o i lungarni», dicono gli agenti, che sempre ieri hanno dovuto affrontare alcuni residenti di via dell’Osteria del Guanto imbufaliti dal fatto che ora i bivacchi si siano spostati tutti nella loro stretta e piccola traversa. «Palazzo Vecchio doveva inserire anche la nostra strada nell’ordinanza», si sfoga con la municipale una residente già sul piede di guerra.

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In alto un vigile mentre fa alzare alcuni ragazzi dal marciapied­e di via dei Neri A destra una famiglia sotto il Perseo in piazza della Signoria che non è inclusa nell’ordinanza anti bivacco
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Via della Ninna dove in molti si sono spostati per mangiare i panini

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