Peretola, si parte controvento
Via libera da Roma al primo atto, ma il ministro: cambierò il piano degli aeroporti
Si apre domani la conferenza dei servizi sul master plan del Vespucci ma il ministro Toninelli (M5S) frena. E la Lega tace.
Si parte, ma le incognite create dalla nuova stagione politica restano. La conferenza dei servizi sul piano di sviluppo dell’aeroporto «Vespucci» aprirà regolarmente venerdì 7 settembre ma il ministero dei trasporti, guidato da Danilo Toninelli dei Cinque Stelle, sottolinea la volontà di rivedere molto se non tutto. Sia la decisione di inserire Firenze tra i 12 scali strategici per l’Italia, sia il masterplan di Peretola. Insomma, come dice Enac nel suo comunicato, l’«avvio dei lavori della conferenza non pregiudica né anticipa in alcun modo le decisioni di natura politica rispetto alla realizzazione dell’opera».
Una prospettiva che piace all’amministrazione di Sesto Fiorentino in prima linea contro la nuova pista di Peretola, assieme ai sette Comuni che hanno presentato ricorso al Tar contro la Via per il master plan del Vespucci che con un comunicato dicono «come sindaci di Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Poggio a Caiano, Carmignano, ribadiamo la nostra contrarietà al nuovo aeroporto in nome dei quasi 400.000 cittadini che nella Piana tra Firenze e Prato vivono e lavorano e che chiedono scelte diverse».
Nessun rinvio in extremis — come si era ipotizzato e sul quale il ministero lavorava da giorni — ma lo scenario della conferenza dei servizi che dovrà dare il via libera all’apertura dei cantieri può complicarsi. Confermando quanto già detto da Tonelli («per noi Pisa deve restare in pole position come scalo strategico della Toscana»), tanto che fonti del ministero sottolineano che «è già in corso il lavoro sulla valutazione del valore strategico dell’opera». Enac aggiunge che «il Ministero ha manifestato anche l’intenzione di rivalutare lo scenario della rete aeroportuale italiana disegnato dall’attuale Piano Nazionale degli aeroporti, approvato nel 2015», procedura però complessa e lunga che si chiuderà solo molto dopo la conferenza dei servizi. E non solo. Il comunicato di Enac afferma: «Risulta in corso da parte del Mit una riflessione circa la rilevanza dell’infrastruttura, cui è collegata l’attivazione di una project review. La riunione che si terrà il 7 settembre avvierà un percorso lungo e complesso che si articolerà anche approfondendo le istanze dei portatori dei vari interessi implicati». E poi un’altra novità: «Tenuto conto che il potenziamento dell’infrastruttura è finanziato in parte dai contributi pubblici, d’intesa con il Mit e ferme restando le valutazioni da effettuare circa la compatibilità comunitaria, a maggior garanzia, ancorché non previsto dalla norma, il masterplan sarà inviato anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per acquisirne il parere tecnico».
Da Palazzo Vecchio — che alle 0:30 di ieri dopo una maratona di oltre otto ore ha dato il via libera in Consiglio comunale al parere positivo da portare alla conferenza dei servizi, con il sì di Pd e Forza Italia: «Ora non si perda più tempo», sottolinea il consigliere regionale azzurro Marco Stella — arriva il commento del sindaco Dario Nardella: «Il dato davvero importante è che la conferenza dei servizi inizia e noi lavoreremo affinché si chiuda presto e bene, tenendo conto delle esigenze dello sviluppo non solo di Firenze e della Città Metropolitana, ma di tutta la Toscana. La conferenza che si apre è l’ultimo importante passo per questo progetto». E il presidente della Toscana, Enrico Rossi, sulla nota di Enac e le intenzioni di Toninelli, sottolinea: «Per me non cambia nulla. Andrò io personalmente a Roma venerdì e lo sviluppo in sicurezza e ambientalmente sostenibile dell’aeroporto Vespucci è una priorità: punto».
«Da un punto di vista tecnico Enac ribadisce fatti noti per un progetto estremamente complesso. Certamente colpisce il fatto che a due giorni dalla conferenza dei servizi si senta la necessità di ribadire che tutto potrebbe essere oggetto di una diversa valutazione politica. È un segnale che conferma quanto le nostre posizioni si stiano imponendo una riflessione», commenta invece il primo cittadino di Sesto, Lorenzo Falchi. Da Prato Biffoni dice: «Ricorrere al Tar è una sconfitta della politica, ma non abbiamo avuto le risposte tecniche alle preoccupazioni sull’impatto per il nostro territorio e sul rischio di peggioramento della qualità della vita. Io sono io sindaco ed ho il dovere di tutelare tutti, anche se so che una parte della città vuole la nuova pista. Vogliamo queste risposte sulle criticità, il resto lo tralascio». Toscana Aeroporti, società che gestisce il Vespucci e il Galilei, si limita ad un «no comment», mentre il comitato «Sì aeroporto Firenze» sottolinea che la conferenza parte e su Facebook scrive: «Ci auguriamo che il percorso sia concluso il più velocemente possibile e che trovi uno sbocco positivo per un’opera attesa da troppo tempo da tutta la città e da tutta la Toscana».
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