I piatti doc di sedici chef per dire no al femminicidio
La patata soffiata, porcini e maialino al Brunello dello chef Peter Brunel di Borgo San Jacopo, il Taco di lattuga con ragù al nero di Simone Cipriani dell’Essenziale, la mousse di foie gras affumicato e gelatina di lamponi firmata da Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri o l’emilia burger di Karime Lopez del Gucci Garden Osteria. Sono solo alcuni dei 16 piatti griffati da altrettanti chef di celebri ristoranti fiorentini e toscani protagonisti stasera al Forte Belvedere della terza edizione dell’«Italian Chef Charity Night». Una cena evento di solidarietà organizzata da Marco Gemelli, il «Forchettiere» insieme a Once Events il cui ricavato andrà a sostegno del centro antiviolenza Artemisia per mantenere le due case a indirizzo segreto dove vivono protette le donne e i bambini minacciate di morte da ex mariti o stalker. «Dopo due appuntamenti dedicati ad Amatrice e alla ricostruzione post-sisma, la nostra serata benefica punta a ribadire la lotta al femminicidio e alla violenza di genere — conferma Gemelli — chiunque potrà partecipare alla serata e devolvendo 25 euro partecipare alla cena degustazione dove 16 nomi di punta del panorama toscano della ristorazione hanno deciso di presentare un loro piatto simbolo». Tra i nomi, otto uomini e otto donne, ci sono chef stellati ma anche giovani promesse già al timone di importanti ristoranti. Così accanto ad habitué come Simone Cipriani o Beatrice Segoni di Konnubio, sono attese le new entries Karime Lopez, braccio destro di Massimo Bottura alla Gucci Garden Osteria, Sandro Baldini di Relais Le Jardin, Riccardo Serni (Trattoria Moderna) o Monika Filipinska (Dievole). Già centinaia le adesioni alla serata che prevede anche un concerto di Fabrizio Venturi