Corriere Fiorentino

Il dolore di Antognoni: «Era come un fratello»

L’annuncio del figlio su Facebook: «Buon viaggio papà». Martedì i funerali a Castrocaro

- S.R.

I funerali di Giancarlo Galdiolo, il difensore della Fiorentina, morto ieri all’età di 69 anni, si terranno martedì 11 settembre alle 15 nella chiesa di San Nicolò e Francesco a Castrocaro Terme (in EmiliaRoma­gna) dove abitava da tempo.

La notizia della scomparsa è stata data dal figlio maggiore Alessandro su Facebook: «Dopo una lunga malattia durata più di 8 anni ci lascia un altro grande campione! Fai buon viaggio papà». Nella Fiorentina Galdiolo ha militato per 10 stagioni, dal 1970 al 1980 (229 presenze e 3 gol in A di cui uno alla Juventus), prima di trasferirs­i alla Sampdoria (1980-82, 32 gare in B e 3 reti) chiudendo la carriera nel Forlì. È stato anche allenatore al Rimini e a Castrocaro.

«Giancarlo giocava ancora nella Fiorentina quando io ho iniziato, è stato come un fratello maggiore per me tanto che è stato pure mio testimone di nozze. Sapevamo da tempo della sua malattia ma questo non ci prepara mai al dolore per la scomparsa di una persona cara», ricorda Antognoni, club manager della Fiorentina. La società viola ha ricordato Galdiolo sul sito internet ufficiale. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche da Palazzo Vecchio, tramite l’assessore allo sport Andrea Vannucci: «Grande dolore per la scomparsa del Gigante buono, che lascia un vuoto nel cuore di tutti i tifosi viola». «Sono addolorata per la morte di Giancarlo — racconta Gabriella Beatrice, vedova di un altro calciatore viola di quegli anni — allo stesso tempo sono contenta che abbia smesso di soffrire. La malattia lo aveva ridotto in condizioni terribili e aveva anche modificato il suo carattere giocoso. Giancarlo era molto amico di mio marito Bruno. Negli anni ’70 i giocatori di quella Fiorentina si radunavano in via Carnesecch­i, in una latteria a due passi dallo stadio. Io allora vivevo ad Arezzo e Giancarlo mi faceva sempre scherzi di ogni tipo che coinvolgev­ano mio marito. Era talmente credibile che ci cascavo e, più di una volta, sono corsa a Firenze per verificare l’accaduto».

Il ricordo La vedova Beatrice: «Eravamo molto amici, fin da quando giocava con mio marito. La malattia aveva modificato il suo carattere giocoso»

 ??  ?? Galdiolo in una foto del 1973 con Speggiorin Il difensore nato in provincia di Padova ha giocato a Firenze per 10 anni
Galdiolo in una foto del 1973 con Speggiorin Il difensore nato in provincia di Padova ha giocato a Firenze per 10 anni

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