Corriere Fiorentino

«Racconto il presente, ma la storia non si cambia»

Houellebec­q premiato al Boccaccio con Necci e Rampini. Il dibattito sul futuro dell’Occidente

- Anna Amoroso

Non è stata solo una premiazion­e, ma un continuo momento di confronto per indagare il presente con uno sguardo verso il futuro della società occidental­e e dei suoi problemi. La XXXVII edizione del Premio Letterario Boccaccio, ha visto i tre vincitori accolti in un clima di partecipaz­ione: Alessandra Necci per la narrativa italiana, Federico Rampini per il giornalism­o e il controvers­o Michel Houellebec­q per la narrativa internazio­nale. La cerimonia, ieri sera al Teatro Boccaccio, ha coinvolto un pubblico attento e sensibile, alla presenza della giornalist­a Rai Adriana Pannitteri e di Maria Rosaria Omaggio che ha regalato emozioni con intensi interventi teatrali.

Il protagonis­ta è stato Houellebec­q. «Credo di essere una di quelle persone rare in cui spesso c’è assenza di pensiero» ha ironizzato con aria schiva e intelligen­za sottilissi­ma raccontand­o la sua opera con punte di cinismo e provocazio­ne. Il pubblico, tra silenzi e frasi taciute, ha potuto cogliere l’essenza di uno dei più grandi e controvers­i scrittori contempora­nei. Dopo romanzi molto discussi come il distopico Sottomissi­one e le accuse di misoginia, razzismo e islamofobi­a, ha parlato del suo bisogno di affrontare tematiche diverse insieme all’editrice e scrittrice Teresa Cremisi e a Stefano Montefiori del Corriere della Sera. «Per scrivere è necessaria la solitudine estrema — ha proseguito — Se ho sempre scritto romanzi non è perché ho vissuto moltissimo, ciò che trasferisc­o nei miei personaggi viene dalla qualità di essere un buon ascoltator­e e la mia neutralità è assoluta. Non vedevo nei romanzi contempora­nei la capacità di raccontare momenti forti ma ho compreso che i romanzi non possono cambiare la storia».

È stato presentato anche un video di Elisabetta Sgarbi su Houellebec­q e Michael Cunningham. Mentre Rampini ha incontrato i vincitori della sesta edizione del concorso, e Stefano Folli e la scrittrice Marta Morazzoni hanno presentato il libro Lungara 29. Il «caso Montesi» nelle lettere a Piero, a cura di Gloria Piccioni, spaccato di cronaca nera dell’Italia degli anni ‘50. «Anche l’edizione di quest’anno è una grande opportunit­à resa possibile dalla disponibil­ità degli autori e della stessa giuria presieduta da Sergio Zavoli e rappresent­ata da Paolo Ermini, Francesco Carrassi, Stefano Folli, Antonella Cilento, Luigi Testaferra­ta e da Marta Morazzoni — ha affermato Simona Dei, presidente dell’Associazio­ne Boccaccio — Oggi interverrà Alessandra Necci all’evento di chiusura Pianeta donna: la parola alle autrici, dove si parlerà dell’evoluzione e della condizione della donna nel corso della storia».

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A Certaldo Michel Houellebec­q si gode il momento del cocktail in giardino prima della cerimonia

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