Bonafè unica renziana alla corsa del Pd toscano Gelli si ritira, ma rilancia
L’ex deputato annuncia l’appoggio a Bonafè. Però i renziani rischiano di avere due squadre
Il renziano critico Federico Gelli fa un passo indietro: non si candiderà alla guida del Pd toscano e appoggerà la renzianissima Simona Bonafè alle primarie del 14 ottobre. Ma le truppe dell’ex premier restano divise, tant’è che i sostenitori di Gelli pensano di presentare una loro lista a sostegno della candidatura dell’europarlamentare. Un’idea che non piace affatto all’altra anima dei renziani, quella guidata da Luca Lotti.
Niente spaccatura tra i renziani, che presenteranno un solo candidato alla guida del Pd toscano: l’europarlamentare Simona Bonafè. Ma le divisioni tra i sostenitori dell’ex premier non sono cancellate e restano sotto traccia, tant’è che si litiga già su quante liste — una o due? — appoggeranno Bonafè. Federico Gelli, il candidato dei renziani critici con la gestione del partito, rinuncia a sfidare l’europarlamentare. «Ho deciso di dare il mio contributo a fianco di Simona», dice a tarda sera dopo aver incontrato Bonafè in mattinata e poi aver riunito i suoi sostenitori in una miniassemblea a Firenze. Gelli non pronuncia mai la parola «ritiro». Dopo aver riconosciuto che «dividerci sarebbe stato un errore», che poi è l’appello che gli ha lanciato Renzi dal palco delle Cascine domenica scorsa, l’ex parlamentare dice: «Lavoreremo ad un partito capace di ascoltare e rinnovarsi». I gelliani non vogliono smobilitare, insomma. Molti spingono per presentare una lista ad hoc, da affiancare a quella dei renzianissimi capeggiati da Luca Lotti, a sostegno di Bonafè. Sarebbe la prima volta che il fronte renziano non ha una voce sola in Toscana. Una prospettiva respinta con forza dai renzianissimi. «Gelli metterà i suoi candidati nell’unica lista che accompagnerà Simona, altre ipotesi non esistono», fanno sapere gli uomini vicini a Lotti, che considerano assurda la volontà dei gelliani di contarsi dopo aver raggiunto un accordo unitario per nulla scontato fino a pochi giorni fa. Bonafè ringrazia Gelli: «L’unità e lo spirito di squadra hanno vinto: la decisione di Federico dimostra che la nostra è una comunità che ha ben chiaro come il nemico da combattere stia fuori e non dentro il Pd». Anche Andrea Marucci, capogruppo Pd al Senato, renzianissimo, getta acqua sul fuoco: «Almeno in Toscana abbiamo imparato la lezione: basta divisioni assurde». A sfidare Bonafè sarà il candidato della sinistra Pd, Valerio Fabiani. Il congresso prevede due step: tra il 15 e il 26 settembre il voto nei circoli e il 14 ottobre le primarie aperte a tutti, anche ai non iscritti. In serata arriva anche l’appello del segretario nazionale Maurizio Martina, ospite della festa delle Cascine: «Io dico solo una cosa a tutti, l’ho detto a Simona ma lo dico a tutti: l’esperienza toscana è un’esperienza fondamentale per noi. Abbiamo bisogno di apertura, di novità, di unità, e dobbiamo fare tutti insieme questo lavoro, col massimo rispetto del confronto interno, ma guardando in avanti».
Martina «L’esperienza toscana è fondamentale, tuteliamola»