Corriere Fiorentino

Il messaggio di Mattarella: «Onorare le vittime dell’alluvione»

Livorno ricorda un anno dopo. Il punto sui lavori: via il cemento dal Rio Maggiore

- Giacomo Salvini

Il ricordo e la speranza, LIVORNO il pianto e la voglia di rialzarsi. Dopo la fiaccolata di domenica sera per le vie della città, ieri Livorno si è fermata per ricordare le nove vittime dell’alluvione di un anno fa e tutti quei cittadini che in quelle terribili ore furono costretti a lasciare le proprie case.

A unirsi alla due giorni di celebrazio­ne è stato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso «vicinanza e solidariet­à ai familiari delle vittime, ai loro amici, alla città intera» e poi ha ricordato le decine e decine di livornesi che in quelle ore scesero in strada per spalare il fango, portare aiuto agli sfollati e liberare le strade dai detriti trascinati dall’onda killer dei corsi d’acqua: «Davanti alla calamità i livornesi hanno dimostrato, ancora una volta, il loro animo ricco di solidariet­à e intraprend­enza — ha scritto il Capo dello Stato in una nota — una risposta generosa e corale, a cui contribuir­ono tanti giovani, che costituisc­e una ragione di orgoglio, che legittimam­ente si iscrive nella memoria di quei giorni drammatici accanto alle ferite, purtroppo, indelebili che l’alluvione ha provocato».

Mattarella non si è fermato al cordoglio ma ha anche espresso un monito chiaro sugli errori da non ripetere per evitare tragedie di questo genere: «Il modo più rispettoso e coerente per onorare le vittime innocenti — ha continuato il Capo dello Stato — è operare per il ripristino di equilibri ambientali sostenibil­i, riducendo il rischio idrogeolog­ico ed elevando gli standard di sicurezza, nella consapevol­ezza che la gestione del territorio costituisc­e un unico ambito nell’equilibrio tra aree urbane e rurali». E questo deve essere fatto, ha concluso Mattarella, «mantenendo come unico punto di riferiment­o gli interessi e i diritti delle comunità».

Ieri, durante un’altra giornata dedicata al ricordo, è stato presentato il video musicale «Livorno 10 Settembre» del duo «10 Diaz» e poi in serata il concerto del coro «Livorno per l’alluvione» in Duomo. Ad un anno dal tragico evento è stato fatto anche il punto sui lavori di ricostruzi­one fatti fino ad oggi che il coordinato­re nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli ha definito «eccellenti»: da ottobre scorso sono stati eseguiti 249 lavori su circa 300 e la Regione ha investito 37 milioni sui 52 previsti per l’opera di messa in sicurezza della città.

In questi dodici mesi i lavori si sono concentrat­i sulla ricostruzi­one degli argini sul Rio Ardenza e Maggiore, sulla ripulitura dei letti dei fiumi e delle quattro casse di espansione di portata duecentenn­ale che furono costruite nel 2012 ma all’appello manca ancora la manutenzio­ne di tutto il sistema fognario, il consolidam­ento del torrente Ugione e lo «stombament­o» del Rio Maggiore che dovrebbe essere avviato entro la fine dell’anno.

E poi c’è il capitolo del sistema di allerta che è rimasto lo stesso della notte di un anno fa. Il sindaco Filippo Nogarin ha auspicato che il sistema venga centralizz­ato a livello nazionale e passi dalla responsabi­lità dei sindaci in capo alla Protezione civile nazionale: «È una priorità assoluta e va portata avanti con rapidità e determinaz­ione» ha concluso il primo cittadino.

Il Presidente

Alla calamità Livorno ha dato una risposta generosa e corale che è una ragione d’orgoglio

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A destra la fiaccolata di domenica sera a Livorno

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