Le Frecce spuntate sempre più in ritardo «Il nodo è Firenze»
L’alta velocità è sempre meno in orario. Nell’ultimo anno e mezzo la puntualità delle Frecce di Trenitalia che transitano in Toscana è calata in modo sensibile, passando dal 94% del 2016 a meno dell’80%. Sono i risultati di un monitoraggio effettuato dalla Fit-Cisl Toscana, sia lungo la dorsale interna (Freccia Rossa e Argento con fermata a Firenze Smn) che su quella tirrenica (Freccia Bianca che ferma nelle stazioni di Rifredi e Pisa). «Abbiamo fatto questo monitoraggio — spiega il segretario Fit Toscana, Stefano Boni — per le tante segnalazioni di viaggiatori che hanno lamentato ritardi e disservizi». Secondo i dati raccolti la situazione andrebbe peggiorando anno dopo anno: nel 2016 la puntualità media delle frecce transitate in questa regione era del 94%; nel 2017 il dato scende all’80% per i Freccia Rossa, 78% per i Freccia Argento e 76% per i Freccia Bianca. Duemila i treni guasti che hanno causato forte ritardo e disagio, con una tendenza al peggioramento confermata anche nei primi 6 mesi del 2018. «Dati preoccupanti — dice Boni — che si sommano ai non edificanti risultati dal punto di vista degli introiti. Non c’è dubbio che una causa dei ritardi è il nodo infrastrutturale di Firenze, che riguarda in particolare l’infrastruttura che mantiene le due strozzature, dal bivio di Rovezzano a Firenze Smn e da Castello a Firenze Smn. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i treni pendolari, perché molte volte viene data la precedenza all’alta velocità». Lo studio è lo spunto per la protesta sindacale, che lamenta anche una diminuzione degli introiti dal servizio e un aumento considerevole del numero di reclami dei passeggeri. «Scontiamo sempre più la scarsa attenzione alla manutenzione e la mancanza di investimenti in infrastrutture: è il momento di voltare pagina — va giù duro Boni — rivedendo se necessario anche il gruppo dirigente delle singole società e delle strutture nazionali».