L’Oltrarno abbraccia Nuti, 30 anni fa Caruso Pascoski
Non usate l’auto. Oppure parcheggiate lontano per favorire il flusso dei partecipanti. Non è un concerto rock. Ma le avvertenze sono le stesse: gli spettatori attesi sono quasi 7mila. Eppure è soltanto un film. Anzi no.È molto di più. È un film a trent’anni dall’uscita. È un film che racconta uno degli attori toscani più amati, più dolci, più malinconici. È un film simbolo di chi lui è Caruso Pascoski su maxischermo in piazza del Carmine. Stasera, ore 21. Ingresso libero. Tutti a sedere col naso all’insù, sul nuovo lastricato della piazza, per dire grazie a Francesco Nuti. Lui non potrà esserci, la sua malattia lo relega in clinica, a Roma. Ma gli applausi forse li sentirà, l’affetto sicuramente.La piazza sarà come una curva, un abbraccio corale dal cuore di Firenze, dove Pascoski passeggiava col cuore tormentato d’amore, alla ricerca di Giulia che ride, oltre il ritmo del cuore. C’era Nuti attore e c’era Nuti cantate, tutto dentro quei 102 minuti. C’era Caruso di padre polacco e madre opprimente, che non voleva il matrimonio. C’erano gli incontri clandestini al Cinema Excelsior, c’erano gli insaccati diventati partiti politici, c’erano le lucine che girano, quelle della pattuglia guidata dal Comandante Novello Novelli, c’era il paziente pazzo che sogna l’uomo che russa, interpretato da Carlo Monni. Ci saranno ad applaudire Athina Cenci, Alessandro Haber, Giovanni Veronesi, Antonio Petrocelli, Ugo Chiti, Maurizio Frittelli e Sabrina Ferilli. E poi Annamaria Malipiero, ex compagna di Nuti. E ancora Ginevra Nuti, proprio lei che a 18 anni si è presa in carico il padre. E stasera canterà. «Con questa serata – ha detto il sindaco Dario Nardella – vogliamo omaggiare i 30 anni di uno dei film più noti e belli di Francesco Nuti».