I colori dell’Incoronazione (e i segreti del suo restauro)
Un trionfo dell’umanesimo tardogotico con echi di Beato Angelico, Lorenzo Ghiberti, Masaccio, Taddeo Gaddi e Gherardo Starnina. È stato restaurato in occasione della prima mostra monografica (con circa cinquanta opere) dedicata al pittore fiorentino che si è tenuta alla Galleria dell’Accademia nell’inverno 2016-2017il trittico quattrocentesco di Giovanni Dal Ponte L’incoronazione della Vergine e santi: quell’esperienza di recupero è diventata ieri il tema del terzo appuntamento del ciclo di incontri Recenti restauri, promosso dalla direttrice della Galleria Cecilie Hollberg con gli Amici della Galleria, e dedicato alle opere restaurate del museo. Così, dopo la Trinità di Mariotto Albertinelli lo scorso 14 maggio e il Busto di Michelangelo Buonarroti di Daniele da Volterra il 9 luglio, oggetto di studio stavolta è stata una delle opere più importanti di Giovanni Dal Ponte. Sotto le volte della loggia del David i restauratori Lucia e Andrea Dori, insieme al curatore del dipartimento Angelo Tartuferi, hanno illustrato le problematiche conservative del dipinto e l’intervento eseguito, che ha permesso di recuperare il valore cromatico e ritrattistico del disegno, oggi esposto nella sala tre del primo piano: la pulitura ha restituito forma e dimensione alle vesti dei santi e alle stole degli angeli, e illuminato i colori originali, dal verde del prato fiorito fino alle scarpette rosa della Madonna. Le conferenze proseguiranno fino a marzo 2019, ogni secondo lunedì dei mesi dispari dalle 17.30 alle 18.30: le prossime tre date saranno 12 novembre con il Crocifisso dipinto del Maestro del Crocifisso Corsi, 14 gennaio con l’Annunciazione di Neri di Bicci, e infine 11 marzo con la Croce dipinta di un pittore fiorentino di fine Duecento.