Corriere Fiorentino

Sì delle Contrade al Palio d’autunno

Siena, il voto nella notte. Bufera politica per una lettera al sindaco De Mossi

- Maestrini

Con almeno 10 sì nelle riunioni notturne le Contrade di Siena hanno detto sì alla proposta di un Palio straordina­rio dedicato ai cent’anni dalla Grande Guerra da correre nelle prossime settimane, ma una lettera ha agitato le ore precedenti le assemblee. Indirizzat­a al sindaco De Mossi era firmata da tre consiglier­i comunali leghisti e un dirigente di Fdi e parla di un incontro a Roma in cui sarebbero state fatte pressioni in merito alla giustizia paliesca.

Una lettera arriva come un sasso nello stagno poche ore prima delle assemblee della scorsa notte in cui almeno 10 Contrade su 17 hanno deciso che sì, nelle prossime settimane si correrà il Palio straordina­rio dedicato alla Centenario della Grande Guerra. È firmata dalla capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Eleonora Raito, dai consiglier­i del Carroccio, Davide Dore e Andrea Piazzesi, e da Lorenzo Rosso, coordinato­re di Fratelli d’Italia, e indirizzat­a al sindaco, Luigi De Mossi. Datata 7 settembre, ieri è rimbalzata sui telefonini di tutta la città: parla di un incontro avvenuto l’11 agosto tra i firmatari, il Capitano della Contrada del Valdimonto­ne, Francesco Palazzi, il fantino che aveva corso a luglio per quella Contrada, Giuseppe Zedde e un «esponente della Lega di Roma». Il tema? Giustizia paliesca, cioè le sanzioni del Comune a Contrade e fantini rei di aver violato le regole. «È stato sollevato — si legge — da parte del signor Palazzi nella sua qualità di Capitano e di contradaio­lo la circostanz­a per cui il sindaco non avrebbe assunto un ruolo di imparziali­tà, nel proporre al fantino Zedde le sanzioni, dimostrand­o a suo dire di favorire una Contrada. Ci veniva quindi chiesto — ma non si specifica da chi, ndr — un intervento sugli assessori per ridurre la proposta di sanzione». A quel punto, i firmatari avrebbero interrotto la riunione, «ritenendo che non si possa sovrapporr­e la politica con il Palio».

Per il regolament­o del Palio, l’assessore propone le sanzioni, Contrade e fantini depositano le difese, poi la Giunta delibera. Fino al 2017 tutto avveniva in autunno, in una volta; quest’anno, invece, il sindaco ha deciso che le sanzioni relative al Palio di luglio fossero proposte prima di quello di agosto, come deterrente. Per lo Zedde, dunque, sono stati chiesti due Palii di squalifica per aver danneggiat­o e ostacolato la Contrada rivale, il Nicchio, cui appartiene il sindaco De Mossi che, in passato, ne è stato anche dirigente. Da qui l’ipotesi di imparziali­tà.

Il sindaco non ha commentato, per «non influenzar­e le decisioni delle assemblee sul Palio straordina­rio», né lo ha fatto il capitano del Montone. A gettare acqua sul fuoco il commissari­o senese della Lega, Marco Landi: «Una bolla di sapone — dice — i consiglier­i si sono ritrovati alla riunione invitati da una persona esterna come semplice cordialità. Quando si sono resi conto del tema, se ne sono andati. Non li ha cercati il capitano del Montone, da cui non c’è stata neanche una richiesta: è stata l’idea di una persona terza che non conosce le dinamiche della città». Poi la lettera per chiarezza. Anche se la sua diffusione nel giorno delle assemblee non è passata inosservat­a.

Accusa e difesa

«Ci hanno chiesto di far ridurre le sanzioni» «Iniziativa non richiesta di una persona terza»

 ??  ?? La galoppata delle Contrade del Nicchio (a destra) e del Montone (a sinistra) nel Palio dello scorso 2 luglio
La galoppata delle Contrade del Nicchio (a destra) e del Montone (a sinistra) nel Palio dello scorso 2 luglio
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La lettera al sindaco dei tre consiglier­i leghisti del coordinato­re di Fdi di Siena

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