Corriere Fiorentino

«Nuova pista senza se e senza ma»

Aeroporto, il sindaco Nardella replica al ministro Toninelli: «Giù le mani dalla città»

- Bonciani

Primo contatto tra il sindaco Dario Nardella e il premier Giuseppe Conte. Nardella è andato nella capitale con la delegazion­e dell’Anci, l’associazio­ne dei Comuni italiani, a chiedere un passo indietro nel taglio del fondi per le periferie, una «posta» che solo per Palazzo Vecchio vale 18 milioni di lavori. E la missione romana ha confermato le difficoltà con il nuovo governo, mentre sul futuro dell’aeroporto Vespucci Nardella ha tuonato «giù le mani dalla città!!».

Che i rapporti con l’esecutivo giallo-verde non siano buoni non è del resto cosa nuova. A Firenze Salvini non si è visto, anche se annunciò la sua venuta dopo la morte di Duccio Dini, Di Maio neppure. Oltre allo scontro sull’aeroporto, Nardella ha anche bocciato l’idea della cancellazi­one delle domeniche gratis nei musei lanciata dal ministro alla cultura Bonisoli, più distesi i rapporti con il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, che del resto è un ex consiglier­e comunale a Firenze, che il sindaco ha chiamato per chiedere certezza della pena nel caso di Duccio Dini. Il confronto tra il sindaco e la Lega è duro — «Salvini venga in città: chiederò a lui, come ho già fatto col ministro Minniti, che ci mandi i 100 uomini in più di membri delle forze dell’ordine per avere più sicurezza» — e così anche quello con il M5S.

Il ministro delle infrastrut­ture Danilo Toninelli in un tweet ha scritto: «Il governo del cambiament­o userà senza sprechi i soldi pubblici sull’aeroporto di Firenze». Nardella ieri ha replicato: «Stiamo parlando prima di tutto della sicurezza di un’infrarebbe­ro struttura importanti­ssima. Non si può dire, all’indomani della caduta del ponte di Genova, che bisogna investire sulla sicurezza delle opere pubbliche e poi quando è in gioco un progetto strategico che punta come primo obiettivo ad aumentare l’operativit­à del nuovo aeroporto in condizioni di sicurezza dire che i soldi non ci sono perché sa- uno spreco». «Ci vuole chiarezza — ha aggiunto il sindaco — Sono qui per difendere Firenze da ogni tentativo di affossamen­to dei progetti di sviluppo del nostro territorio, a cominciare dall’aeroporto. Giù le mani dalla città e se si parla di sicurezza allora la nuova pista con il nuovo orientamen­to va fatta senza se e senza ma».

Un Nardella arrabbiato anche per il problema della riqualific­azione delle periferie dopo l’annunciato taglio di 1,6 miliardi di euro al fondo destinato alle periferie. «Siamo pronti a ricorrere ai tribunali competenti per avere queste risorse — ha spiegato prima di partire per Roma, dopo la riunione di Anci Toscana indetta dal presidente Matteo Biffoni che ha proposto lo sblocco immediato dei finanziame­nti per tutti i Comuni che hanno approvato i progetti esecutivi entro il 15 settembre 2018 — Per Firenze si tratta di circa 18 milioni di euro. Il piano è irrinuncia­bile per riqualific­are le nostre periferie, dai marciapied­i alle aree verdi, alle telecamere. Nel 95% dei casi sono già stati appaltati i lavori e in molti casi sono già stati firmati i contratti con le aziende. Ci sono impegni presi sulla base di un presuppost­o chiaro, norme e convenzion­i firmate. Non si può scherzare sulle città, come fa il governo, dire che le periferie sono importanti e poi tagliare tutti i fondi per la riqualific­azione». «Siamo qui per chiedere una soluzione a questo problema: se possibile, anche dilazionar­e i finanziame­nti senza fermare i Comuni che sono più avanti», ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, al suo ingresso a Palazzo Chigi per l’incontro con il premier Conte assieme a Nardella ed altri primi cittadini, tra cui sindaci del M5s come Filippo Nogarin e Chiara Appendino.

Il confronto è andato avanti a lungo. Alla fine è stata trovata un’intesa, ma non tutti i sindaci sono stati concordi. «Non nel Milleproro­ghe ma in un altro decreto del governo, la prossima settimana, saranno stanziati i fondi nell’arco di un triennio sulla base delle effettive necessità dei Comuni. Evidenteme­nte è una mediazione. Per alcuni non è la soluzione migliore ma abbiamo preso una decisione tutti insieme», ha detto De Caro. Ma un fronte nel Pd, con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci sulla linea di Nardella, attacca: «Solo parole generiche per futuri decreti. Da domani dovremo preparare i ricorsi e li vinceremo!». E in Parlamento Maria Elena Boschi ha sottolinea­to: «Ci saranno tanti ricorsi da parte dei Comuni, che li vinceranno perché quello che fate è un atto illegittim­o».

L’affondo di Toninelli Il governo del cambiament­o userà senza sprechi i soldi pubblici sull’aeroporto di Firenze

La replica di Nardella Non si può dire dopo Genova che si deve investire sulla sicurezza e poi affossare il progetto per Peretola

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Il sindaco di Firenze Nardella con l’Anci incontro il premier Conte
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