Il tridente c’è
Pjaca, Simeone e Chiesa hanno tutti giocato in Nazionale Buoni segnali per Pioli, che deve decidere se calare subito i suoi tre assi
Attesa e dubbi lungo il cammino di avvicinamento a Napoli-Fiorentina. Pioli solo oggi ritroverà Pjaca dopo gli impegni in nazionale, Ancelotti invece sta ragionando sul modulo, e sugli interpreti. La ripresa del campionato segna l’arrivo delle prime partite impegnative, dal Napoli al recupero della gara contro la Sampdoria (che, tra l’altro, potrebbe essere nuovamente rinviata).
È anche per questo che l’allenatore della Fiorentina non vede l’ora di varare il suo nuovo tridente titolare. Un tris di attaccanti che fa sognare e che ha accumulato minuti di gioco con le nazionali. I due figli d’arte sono reduci da esperienze positive con le rispettive nazionali: l’esterno celebrato per l’ingresso a partita in corso contro la Polonia e solo parzialmente coinvolto nelle critiche per la sconfitta in Portogallo, l’attaccante galvanizzato dal primo gol con la maglia dell’Albiceleste contro il Guatemala. E mentre stanotte il Cholito, e Pezzella, hanno affrontato la Colombia in amichevole senza che sussistano dubbi sull’impiego a Napoli anche per Pjaca i progressi sono evidenti. Ieri contro la Spagna, nell’esordio dei croati in Nation’s League, l’attaccante è entrato a mezz’0ra dalla fine. Ma le notizie migliori sono arrivate giovedì scorso dai settanta e passa minuti giocati contro il Portogallo in amichevole. Un percorso di recupero che prosegue, quello di Pjaca, costellato dai due spezzoni di gara disputati sia contro il Chievo che contro l’Udinese nei quali ha già fatto intravedere numeri e colpi importanti. Se Pioli può comunque programmare il rientro del croato è anche grazie alla crescita di Eysseric e al lavoro svolto in questi giorni da Mirallas e poi è soprattutto Ancelotti a dover trovare in fretta la quadratura del cerchio. Complice la netta sconfitta rimediata a Genova prima della sosta hanno fatto molto discutere le scelte del nuovo allenatore del Napoli che aveva tenuto fuori sia Insigne che Callejon.
Il 3-0 finale non ha fatto altro che alimentare polemiche. Con Mertens incappato in un infortunio alla spalla nel corso dell’amichevole tra Belgio e Scozia, e per questo motivo in forte dubbio per la gara di sabato, Ancelotti sembra perciò orientato a tornare al passato, ripescando il 4-3-3 più collaudato rispetto al 4-23-1 e soprattutto rilanciando sia Callejon che Insigne ai lati di Milik. Due tridenti tra loro diversi, ma che hanno in comune la rapidità degli esterni. Intanto da oggi il gruppo viola è praticamente al completo ad eccezione dei due argentini che rientreranno soltanto domani pomeriggio. Ieri al centro sportivo si sono rivisti i tre azzurri Chiesa, Benassi e Biraghi oltre a Norgaard, Milenkovic e Dabo mentre per oggi sono attesi, oltre a Pjaca, anche Edimilson (ieri in panchina in Inghilterra-Svizzera) e Dragowski. Il portiere polacco è rimasto fuori dalla sfida valida per le qualificazioni all’Europeo Under 21 contro la Finlandia ma con Lafont infortunato toccherà a lui difendere i pali della Fiorentina e respingere gli assalti del tridente partenopeo. Al resto dovrà pensarci quello viola, nel quale alle percussioni di Chiesa e ai movimenti di Simeone Pioli si augura di aggiungere la qualità di Pjaca.