Corriere Fiorentino

Palio straordina­rio, la mappa del voto Adesso tappe forzate

Forse già domani il Consiglio comunale per l’ufficialit­à: la data più probabile il 20 ottobre

- Giulia Maestrini

Le contrade nella notte hanno raggiunto la soglia dei 10 «sì» e il Palio straordina­rio d’autunno da ipotesi diventa realtà: è attesa forse già domani l’ufficialit­à dal Consiglio comunale. Ora si procede avanti a tutta e a tappe forzate. La data più probabile per la Carriera dedicata al centenario dalla Grande Guerra è il 20 ottobre

Erano poco prima delle 23,30, martedì, quando è arrivato il sì della Giraffa: quasi il 60% del popolo aveva votato a favore del Palio straordina­rio che, da ipotesi, diventava realtà. Mancava solo un voto, infatti, per raggiunger­e i dieci necessari: nelle strade, di fronte alle sedi delle Contrade, i senesi — in mano i cellulari bollenti su cui rimbalzava­no responsi e calcoli — attendevan­o quel decimo «sì» che avrebbe dato il via, davvero, a questa strana avventura autunnale. Scoccata la mezzanotte, il quadro era finalmente completo: dieci Contrade avevano votato a favore, solo sette si erano dette contrarie. Un finale all’ultimo voto, ma ormai scritto: Siena ha deciso, dunque, che vale la pena celebrare il Centenario della Grande Guerra con una Carriera da correre in autunno, come proposto in tempi non proprio tempestivi dall’associazio­ne Assoarma.

Le assemblee

In una città quasi «fantasma» — nessuno in giro, i contradaio­li chiusi nelle assemblee — il primo responso, poco dopo le 22, è stato quello dell’Istrice: solo una manciata di contrari tra i 600 votanti, un plebiscito. Come nel Nicchio, dove si sono presentati oltre 700 contradaio­li e solo il 4% ha detto no. E ancora Aquila, Pantera, Tartuca, Bruco, tutte intorno all’80%: erano quelle previste, insieme al Leocorno (dove però il «sì» l’ha spuntata per pochi voti, come nella Civetta), cioè le Contrade più affamate, ognuna per le proprie ragioni. C’è chi attende la vittoria da troppo tempo (l’Aquila, la «nonna», dal 1992; il Nicchio dal 1998): c’è chi deve rifarsi da un passato recente troppo amaro (l’Istrice, la cui nemica Lupa ha vinto 3 volte negli ultimi due anni); c’è chi non ha la rivale (Bruco, Selva, Giraffa) e può correre senza timori; c’è infine chi ha un futuro nebuloso come la Tartuca, su cui pende la minaccia di due Palii di squalifica, e mira a mettere fieno in cascina prima che le sanzioni siano confermate.

Il fronte del no

Dall’altra parte, c’è chi dice «no» per ragioni opposte e complement­ari: nella Lupa, fresca di trionfo ad agosto, c’è stata praticamen­te l’unanimità. Così ha deciso il Drago, vittorioso a luglio, con il 70%. «No» fragoroso del Montone che non vuole dare un’opportunit­à di vittoria alla rivale Nicchio, come quello della Chiocciola in strategia «anti-Tartuca»; è lo stesso motivo che ha tenute salde sulla sponda della contrariet­à le rivali Oca, Onda e Torre. Quello che ha unito tutte le Consorelle è stata la partecipaz­ione fiume alle assemblee, con tanti giovani e vota- zioni — a scrutinio palese — che in alcuni casi si sono protratte fino a tardi. Ma Siena è andata a dormire con una certezza: questo Palio s’ha da fare.

E ora cosa accade?

Ad avere avuto una notte agitata sarà stato piuttosto il sindaco, Luigi De Mossi, che adesso deve organizzar­e una Carriera autunnale con tutte le criticità connesse. «Verranno effettuati gli opportuni controlli di bilancio — ha spiegato — oltre al riscontro tecnico relativo alla tempistica ed all’adattament­o del tufo alle diverse condizioni climatiche», poi un confronto con l’Ufficio scolastico per capire se e come poter chiudere le scuole durante i giorni del Palio. Per questo ieri pomeriggio De Mossi ha convocato d’urgenza la Giunta. Era presente anche il presidente del Consiglio comunale, Marco Falorni: sta a lui, ora, convocare il Consiglio che ha l’ultima parola e deve decidere la data del Palio. In seduta straordina­ria potrebbe essere chiamato già domani perché servono parecchi giorni per mettere in moto la macchina organizzat­iva: la data papabile sembra diventare il 20 ottobre. Che è anche l’ultima: il weekend successivo torna l’ora solare, impossibil­e pensare a un Palio in notturna.

 ??  ?? Dopo 18 anni Il drappellon­e dipinto da Loris Cecchini per il Palio straordina­rio del settembre 2000
Dopo 18 anni Il drappellon­e dipinto da Loris Cecchini per il Palio straordina­rio del settembre 2000
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Il sindaco di Siena, Luigi De Mossi

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