Nardella candida la bistecca all’Unesco
Il sindaco chiama Parigi: simbolo di cultura, fatela diventare patrimonio dell’umanità
Il sindaco Dario Nardella chiama l’ambasciatore d’Italia all’Unesco: «La bistecca diventi patrimonio mondiale dell’umanità». Il Comune, in accordo con l’Accademia della Fiorentina, vuole avviare la procedura per l’inserimento della bistecca nell’elenco Unesco. «Non è una procedura facile, ma neanche impossibile», dice il sindaco. I pareri dello storico Luciano Artusi, del ristoratore Torello Latini e dell’attore Alessandro Benvenuti.
Dal bando del 2000 a causa della mucca pazza alla sfida per farla riconoscere bene immateriale dell’Umanità. La bistecca alla fiorentina, le cui origini risalgono alle grigliate nel Cinquecento per la festa di San Lorenzo e il nome agli anglobeceri dell’Ottocento, potrebbe essere tutelata dall’Unesco. «Ho comunicato all’ambasciatrice d’Italia presso l’Unesco a Parigi Vincenza Lomonaco l’intenzione del Comune di Firenze, in accordo con l’Accademia della Fiorentina, di avviare la procedura per l’inserimento della bistecca alla fiorentina nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità. Non è una procedura facile, ma neanche impossibile», ha annunciato il sindaco Dario Nardella al convegno “Produzione sostenibile nella Maremma toscana di carne bovina” tenutosi ieri al Palazzo dell’arte dei Beccai. «Mi auguro che con il contributo di tutti si possa fare questa operazione — ha continuato il sindaco — Il cibo è cultura e la bistecca alla fiorentina è un simbolo di qualità e tradizione del nostro territorio che si lega alla cura di alcune precise regole di taglio e della cucina. È un simbolo culturale, prima ancora che gastronomico e fa parte di un patrimonio culturale immateriale». «La bistecca alla fiorentina può a pieno titolo far parte del nostro patrimonio culturale universale», ha concluso il sindaco».