Betori: «Nuove misure contro la pedofilia»
Il cardinale e il caso don Glaenzter: prevenzione e vigilanza. Poi difende il Papa: «Castello di calunnie»
Il periodo è eccezionale per la Chiesa italiana e universale e l’arcivescovo Giuseppe Betori ha usato parole nette nell’intervento che ha chiuso l’annuale assemblea del clero fiorentino all’eremo di Lecceto. Schierandosi a fianco di Papa Francesco, attaccato dal dossier di monsignor Viganò, e annunciando nuove azioni della Diocesi fiorentina contro la pedofilia dopo il caso degli abusi di don Glaentzer, parroco a Calenzano. «Ci ripromettiamo a breve di studiare e attivare ulteriori progetti di contrasto agli abusi e per la tutela dei minori», ha detto il cardinale Betori.
La lunga relazione del cardinale arcivescovo, ha toccato anche i temi dei migranti e dell’accoglienza, della tutela delle famiglie e della dignità del lavoro, del calo di vocazioni — «il numero dei nostri seminaristi sta diminuendo ulteriormente e si annunciano anni con nessuna o pochissime ordinazioni» — ma il cuore è stata la questione pedofilia e gli attacchi al pontefice. «Non possiamo fare a meno di cominciare denunciando lo sgomento che ha suscitato in me, e ritengo in tutti voi, il proditorio attacco sferrato contro il Santo Padre — ha detto Betori — Un cada stello di calunnie che ha come scopo quello di destabilizzare la Chiesa giungendo a reclamare le dimissioni del Papa. Rinnoviamo il nostro affetto filiale a Papa Francesco, ribadendo ancora una volta la piena adesione al suo magistero», ha aggiunto. Poi, guardando alla diocesi di San Zanobi, l’arcivescovo ha proseguito: «A contrasto con le testimonianze di santità della nostra storia, dobbiamo riconoscere che la vita della nostra Chiesa è stata macchiata un grave crimine di pedofilia». «La diocesi è impegnata a camminare sulla strada della prevenzione, dell’accompagnamento dei sacerdoti durante il ministero, della sensibilizzazione e vigilanza sul tema — ha proseguito — Da alcuni anni i futuri sacerdoti sono seguiti con un iter di accompagnamento affidato a psicologi e psichiatri. Educazione e formazione sono gli strumenti più efficaci per la prevenzione degli abusi. Ci ripromettiamo di studiare e attivare ulteriori progetti di contrasto».
L’educazione
I futuri sacerdoti sono già accompagnati da psicologi e psichiatri nella loro formazione
L’arresto a Calenzano
La nostra Chiesa è stata macchiata da un grave crimine contro una bambina