Rissa tra turisti russi e un venditore abusivo «Non c’era un vigile»
e pugni in piazza Duomo. Ma questa volta l’abuso di alcol non c’entra nulla. A scatenare la reazione di una comitiva di russi è stata l’insistenza di un venditore abusivo. Che cercava di piazzare a tutti i costi i suoi selfie stick al gruppo di turisti intento ad ascoltare le spiegazioni sul Campanile di Giotto. Infastidito dall’aggressività dell’uomo, uno dei russi ha reagito prima a parole e poi con le mani.
Pochi secondi e la scintilla si è trasformata in un incendio che altri venditori presenti in piazza hanno provato a spegnere senza però ottenere alcun risultato, e rimediando anche qualche ceffone. Giacomo, guida turistica fiorentina da una decina di anni, ha assistito a tutta la scena e a un certo punto ha anche provato a far intervenire le forze dell’ordine. Ma dopo un giro attorno al Duomo alla ricerca di un vigile e dopo aver inutilmente chiamato il 112 e il 113, ha preferito lasciare la piazza insieme ai suoi clienti inglesi. «Erano le 12— racconta Giacomo B.—Est avo attraversando piazza Duomo con alcuni turisti quandocisi amo ritrovati nel mezzo della zuffa. Da una parte c’era il venditore abusivo che sbraitava e agitava i suoi selfie stick, dall’altra tre o quattro russi che gli dicevano di andare via e che non avevano bisogno di nulla». È bastato davvero poco perché le urlasi trasformasse Calci ro in spinte, calci e pugni: «Il gruppo che accompagnavo era scioccato, così come le centinaia di persone presenti in piazza — continua Giacomo — A certi comportamenti insistenti e violenti da parte degli abusivi oramai noi guide siamo abituati, ma ciò che ha fatto arrabbiare molti è che nel raggio di 200 metri non c’era né un agente della municipale, né un poliziotto e neanche un carabiniere. La rissa è avvenuta a pochi passi dalla sede della Misericordia e dal Campanile di Giotto: l’episodio dimostra che il centro di Firenze è terra di nessuno ed è nelle mani dell’illegalità».
La guida Ci siamo ritrovati nel mezzo della zuffa, il centro di Firenze è oramai terra di nessuno ed è in mano all’illegalità