Periferie, Nardella: «Pronto a chiedere i danni al governo»
Lo ha annunciato via Twitter e lo ha confermato a voce. Palazzo Vecchio non è soddisfatto dell’intesa Anci-Governo sui fondi per le periferie, spalmati in tre anni, e ricorrerà ai tribunali. «Ho già dato mandato all’avvocatura del Comune di avviare tutte le possibili iniziative sul piano legale per valutare i danni economici che, a causa di questo decreto che azzera impegni legittimi e legali, ricadranno su aziende, lavoratori e istituzioni pubbliche», ha detto il sindaco Dario Nardella. L’intesa raggiunta nella notte di martedì prevede un decreto ad hoc sul fondo per le periferie, 1,6 miliardi di euro, che dovrebbe essere varato tra una decina di giorni, e Nardella ha aggiunto: «Quando arriverà un testo scritto che prevederà il recupero dei soldi che ci sono stati illegittimamente tolti noi ci fermeremo; ma fino ad allora abbiamo il dovere di difendere gli interessi della nostra città e gli impegni sottoscritti». Per Firenze il fondo periferie vale 18 milioni di euro, «nel 95% dei casi lavori già appalti», aveva sottolineato Nardella e l’esponente del Pd ieri ha anche incassato il nuovo sì della Città Metropolitana al master plan che prevede anche lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola, che il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli (M5S) ha messo in discussione e che i sindaci della Piana bocciano. Il via libera è arrivato con il no del sindaco da Calenzano, Alessio Biagioli (Mdp) e del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi del Pd — «per noi la priorità resta la salute dei cittadini» — firmatari del ricorso delle amministrazioni al Tar contro la Via per il master plan del Vespucci. «Andiamo avanti per la sicurezza e lo sviluppo di una infrastruttura che riguarda il futuro di tutti noi», ha sottolineato Nardella, mentre Biagioli e Stefania Collesei, consigliere metropolitano di Mdp che ha votato anch’essa no, spiegano: «La Via ha troppi se e ma e si collega Firenze con Dubai, ma non Sesto con l’Osmannoro, mentre ci sarà il 40% di traffico in più. Sarà devastato un territorio dove esistono cittadini imprese, lavoratori e l’università».
Fronte aeroporto
La Città Metropolitana dice sì al Masterplan Con il no di Calenzano e Campi Bisenzio