Corriere Fiorentino

Fiorentina a Napoli: spazio a Veretout, Pjaca in panchina

Oggi a Napoli (ore 18) prima prova di maturità per la Fiorentina: Pjaca ancora in panchina Pioli: Chiesa? Troppe attese, va lasciato tranquillo

- di Stefano Rossi

Il calendario pieno di partite e il desiderio di non fermarsi. Dopo la sosta, la Fiorentina di Pioli vuole riprendere da dove aveva lasciato. Certo, il Napoli è altra cosa rispetto a Chievo e Udinese. «Nei prossimi venti giorni giocheremo sei partite, sarà un po’ come avere la coppa. Alle fine di queste gare anche la classifica sarà più delineata».

Stefano Pioli riparte dalla trasferta del San Paolo, contro una squadra ferita dalla batosta con la Sampdoria. «Come noi, anche loro hanno cambiato molto rispetto allo scorso anno. Nonostante quella sconfitta le statistich­e dicono che il loro attacco è tra i più pericolosi del campionato». Dopo aver scontato la squalifica, la Fiorentina ritroverà il suo giocatore più grintoso, Veretout. Il centrocamp­ista col vizio del gol che sta cambiando attitudini. Già, oggi pomeriggio per la prima volta in partite ufficiali giocherà davanti alla difesa. «È felice del nuovo ruolo e questo è positivo per adattarsi alla novità. Avrà bisogno di tempo ma le sue caratteris­tiche ci faranno bene, è abile nel verticaliz­zare il gioco e in campo dà sempre tutto». Ai suoi lati ci saranno Benassi, già a quota tre gol, e Gerson. Per la prima volta si vedrà il centrocamp­o che l’allenatore e Corvino avevano disegnato in estate. Sarà una novità anche per gli avversari di Ancelotti, uno di quei colleghi che Pioli ammira e apprezza perché lo ha seguito nella crescita profession­ale. «Insieme ad Allegri è il migliore in Italia, sicurament­e è al top anche in Europa. Lo conosco da tanto tempo, lui era nella prima squadra del Parma quando io ero nelle giovanili e facevo il raccattapa­lle».

E poi racconta un aneddoto: «Carlo non lo sa, una volta alla fine di una partita ho raccolto gli scarpini che lui aveva gettato e dopo averli fatti riparare li ho usati». Ammirazion­e totale. «L’ho visto anche fare due gol, è stato un grande calciatore». Insomma, Pioli affronta uno dei suoi miti di gioventù.

Per la Fiorentina, oggi in campo con la maglia rossa e con trecento tifosi al seguito, scenderann­o in campo i giocatori più in forma. In porta, a causa dell’infortunio di Lafont, ci sarà Dragowski. Un’occasione per cancellare le prestazion­i difficili della passata stagione. Davanti, invece, non è ancora il momento di Pjaca che comunque con la Nazionale croata ha accumulato minuti.

Certamente ci sarà Chiesa che Pioli ha coccolato. «Dopo il suo impatto forte nella sfida azzurra contro la Polonia, sono aumentate troppo le aspettativ­e. È forte ed ha potenziale, ma va lasciato tranquillo». Come la squadra del resto, che andrà a Napoli dopo aver studiato bene l’avversario. «So che squadra mi devo aspettare, ce la giocheremo ma dovremo essere bravi a capire come gestire la partita». Tutti i migliori anche in difesa, dove Pezzella indosserà la fascia di capitano per Astori: «Ringraziam­o la Lega per la sensibilit­à», commenta l’allenatore.

La sosta è finita, la Fiorentina è pronta ad affrontare l’avversario in un San Paolo dove ci saranno solo 15.000 spettatori. Ma guai ad abbassare la guardia: «Preferiamo lo stadio pieno, è più coinvolgen­te». Pioli chiederà un regalo ai suoi, nel giorno della panchina numero seicento da allenatore.

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Sopra il presidente Mario Cognigni A lato Pioli in partenza per Napoli

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