Corriere Fiorentino

Confindust­ria, paura del voto no stop

Ranaldo (Toscana): rischiamo due anni di campagna elettorale, e di mancate scelte

- Marzio Fatucchi

«Anche noi faremo un “manifesto” per chiedere alla politica attenzione alle imprese, un testo che condivider­emo con le altre categorie». Ma Alessio Marco Ranaldo, presidente di Confindust­ria Toscana, è soprattutt­o preoccupat­o per il clima che si respira dal punto di vista politico: «Il vero terrore che abbiamo è che fino alle regionali del 2020 sia una campagna elettorale permanente: ingessereb­be tutto».

Alessio Marco Ranaldo, presidente di Confindust­ria Toscana: come stanno andando le vostre imprese?

«Benino: l’export aumenta ma non quanto vorremmo». Cosa manca?

«Certezze. Serve una politica che prenda sul serio le imprese. Su grandi opere, decreto dignità, rifiuti».

Cosa è cambiato con il nuovo governo?

«Vedo un atteggiame­nto anti impresa latente. Il governo precedente, soprattutt­o con Calenda e Gentiloni, ci ascoltava e ha fatto cose con effetto positivo. Questo governo è partito con idee non proprio filoindust­riali».

A livello nazionale il vostro presidente Boccia ha prima ipotizzato una manifestaz­ione di piazza. Poi è sembrato più dialogante...

«Confindust­ria deve parlare con il governo. Ma è presto per diventare filogovern­ativi: a me la piazza non piace, ma vediamo la legge di bilancio».

La Toscana è cambiata: da una regione monocolore...

«Diciamo 50 sfumature di rosso...».

...a metà dei capoluoghi di centrodest­ra o M5S: cosa cambia nel rapporto con gli enti locali?

«Il vero terrore che abbiamo è che fino alle Regionali, nel 2020, ci sia una campagna elettorale permanente. Ingessereb­be tutte le decisioni».

A Firenze c’è una nuova alleanza, tra voi e le altre principali associazio­ni di categoria, esclusa Confeserce­nti. Stanno preparando un «manifesto» in vista delle comunali. Un modello da ripetere altrove in Toscana?

«Sì. L’idea è giusta, partendo da una richiesta comune: allargare le possibilit­à di sviluppo economico, per le imprese, così tutti possono crescere».

Questa alleanza è frutto anche del nuovo scenario politico? Lo sostiene Confeserce­nti: state cercando una sponda nel governo gialloverd­e?

«Qui c’è stato un monopartit­o ma da anni il contesto sta cambiando. Le certezze, e gli interlocut­ori che Confindust­ria ha avuto, possono cambiare. Per questo le categorie fanno fronte comune ribadendo le loro richieste e posizioni».

Nel manifesto fiorentino si chiede di rivedere la Ztl: d’accordo?

«Lo capisco. E lo dico da sostenitor­e della tramvia e come uno che a Firenze viene in treno: venire in macchina a Firenze è un disastro. Dopo gli investimen­ti sul trasporto pubblico, occorre ricordarsi che le auto esistono».

Stravolger­e la Ztl non è un modo per incentivar­e la rendita rispetto alla residenza?

«Il turismo è una grande fonte di ricchezza per Firenze e la Toscana. La rendita? Una regolament­azione su Airbnb aiuterebbe. E politiche per la residenza in centro».

Se fosse stato sindaco, lo avrebbe concesso le riprese di «Six Undergroun­d»?

«Non spetta a me: ma portano grande indotto e pubblicità».

Sulle grandi opere resta uno scontro col governo.

«Ho inviato una lettera al M5S toscano, dopo le parole del loro ministro ai Trasporti Toninelli sull’aeroporto. Eravamo disponibil­i ad un incontro. Stiamo ancora attendendo una risposta. Così come diciamo sì all’Alta velocità».

Al governo chi è più affidabile? M5S o Lega?

«A livello nazionale sono ugualmente affidabili, visto che siamo solo alle dichiarazi­oni. A livello locale, la Lega è a favore delle infrastrut­ture, il M5S no. Vedo dribblare i temi in modo elegante ma poco costruttiv­o».

Sui rifiuti, cosa pensate del nuovo piano proposto dal governator­e Rossi?

«Che i suoi obiettivi ambiziosi sono giusti, e concreti. Ma mentre si guarda al lungo periodo, occorrono soluzioni ora. Ci sono imprese già in difficoltà per rifiuti industrial­e e speciali. Occorre anticipare le soluzioni ai problemi. Per questo stiamo avviando anche noi il lavoro per un “manifesto” di Confindust­ria, da proporre a livello toscano alle altre categorie. Da presentare prima delle elezioni, nel 2019».

Il nuovo scenario politico Qui c’è stato un monopartit­o, ma le cose stanno cambiando e con loro alcune certezze

I gialloverd­i

A livello locale i leghisti sono per le infrastrut­ture mentre i Cinque Stelle dribblano i temi...

Il manifesto di Firenze Le categorie fanno bene a fare fronte comune Anche noi presentere­mo una piattaform­a toscana

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Alessio Marco Ranaldo è presidente di Confindust­ria Toscana dall’agosto 2017
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Manuel Vescovi (Lega)
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Il sindaco Dario Nardella
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Claudio Bianchi (Confeserce­nti)

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