BLOCCARE PERETOLA? ASSIST AL PD, LA LEGA PARLI
Caro direttore, allucinanti e deliranti sono l’unico appellativo che meritano le intenzioni del ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli e del capogruppo M5S in Consiglio regionale Giacomo Giannarelli sul futuro di Peretola. La volontà politica di entrambi che «l’unico aeroporto strategico per la Toscana diventi Pisa con 8 milioni di passeggeri all’anno» è assurda sotto tutti i profili. Secondo loro Firenze dovrebbe diventare un «City Airport da due milioni di passeggeri all’anno», cioè rinunciare a qualsiasi tipo di crescita. Concludere poi che il traffico su Pisa va incrementato e quello su Firenze fermato perché «la ricchezza non dev’esser concentrata ma distribuita» è un idiozia economica che preoccupa visto che a parlare sono un ministro ed un consigliere regionale. Però gli va dato atto che riconoscono il fatto che «chi atterra — a Pisa — scappa con la macchina a noleggio». Sono tutte affermazioni assurde. È vero esattamente il contrario perché il nuovo aeroporto a Firenze significa tre milioni di passeggeri che porteranno almeno tre miliardi di Euro che si trasformeranno in nuovi investimenti ed il conseguente sviluppo economico di Firenze e di tutto il suo comprensorio con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro. Con l’aeroporto, Firenze non avrà più problemi di tipo economico e questo vale per tutti noi, i nostri figli ed i figli dei nostri figli. Preoccupa il fatto che i «pentastellati», un partito che governa l’Italia abbiano votato contro lo sviluppo di Peretola dimenticandosi che due elettori su tre di chi li ha votati a Firenze vuole il nuovo aeroporto. Anche Matteo Salvini oggi con responsabilità di governo, che rappresenta dai sondaggi il primo partito dell’Italia, dovrebbe adoperarsi per sbloccare questa situazione e far decollare lo scalo fiorentino. Le elezioni amministrative del 2019 sono vicine ed il tema aeroporto diventerà centrale nella campagna elettorale per conquistare Firenze. Tutte le categorie economiche, a ragione, sostengono che il suo sviluppo sia indispensabile. Bloccarlo sarebbe un «assist» non indifferente per il Partito democratico.