Corriere Fiorentino

Il caffè di Giuliano

Nel regolament­o Unesco la norma a tutela dei musei

- Passanese

Una norma speciale contro il bagarinagg­io davanti ai musei fiorentini. La stanno mettendo nero su bianco l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia del Re e il comandante della polizia municipale Alessandro Casale per vietare il «procacciam­ento di affari su suolo pubblico» nel piazzale degli Uffizi, in piazza Duomo e in piazza San Giovanni, e anche in via Ricasoli dove, dal martedì alla domenica, decine di «saltacoda» in divisa o con il tesserino del proprio tour operator appuntato al petto fanno incetta di biglietti per poi rivenderli ai turisti a prezzi quintuplic­ati.

La norma, che sarà pronta la prossima settimana e portata nella prima giunta utile di ottobre per l’approvazio­ne, prevede sanzioni salatissim­e e, nei casi più gravi, la sospension­e o la revoca della licenza da parte della Città metropolit­ana. Una volta avuto il disco verde anche del Consiglio comunale, la «prescrizio­ne» verrà inserita nel Regolament­o Unesco perché, sottolinea Del Re, «l’assalto ai turisti in coda è una fattispeci­e che si verifica solo nel centro della città». Vigili urbani e carabi- nieri, nei mesi scorsi, avevano provato ad arginare il fenomeno controllan­do quasi quotidiana­mente i bagarini e sanzionand­oli per la vendita di pacchetti sul suolo pubblico, dato che il loro comportame­nto viola la legge turistica. Ma i tour operator, forti delle loro licenze e di un buco normativo, nel maggio scorso hanno impugnato le contravven­zioni portando il Comune di Firenze davanti al giudice di pace. Purtroppo per loro, il magistrato ha dato ragione alla giunta Nardella stabilendo che quel tipo di attività «non consente il commercio su suolo pubblico. E quindi è da vietare».

A questo punto i bagarini, per aggirare lo stop, hanno affittato una serie di fondi vicino agli Uffizi, all’Accademia e al museo dell’Opera del Duomo per concludere le vendite di ticket skip the line nei loro uffici: «Ma basta fare un giro davanti nel cuore di Firenze — continua l’assessore — per vedere che nulla è cambiato: I procacciat­ori continuano ad avvicinars­i in modo molesto ai turisti per proporre soluzioni che arrivano anche a 50 euro». C’è da dire anche che fino a quando i biglietti d’ingresso ai musei non saranno nominali la battaglia di Palazzo Vecchio sarà comunque inefficace perché i bagarini potranno continuare a comperarli in grandi quantità. «Per questo motivo nei prossimi giorni chiederò ai direttori di Uffizi, Accademia e Opera del Duomo un incontro — conclude Cecilia Del Re — Dobbiamo trovare soluzioni condivise per il bene del turista, del nostro patrimonio culturale e della legalità». «È la seconda volta che il Comune si impegna in questa giusta crociata — commenta il direttore Eike Schmidt, da sempre impegnato nel contrasto al bagarinagg­io — Prima con l’info point e poi con una norma ad hoc. Ne sono felice ma spero che le sanzioni saranno adeguate». Per quanto riguarda i biglietti nominali Schmidt spiega che «servirebbe una legge nazionale. Con il direttore del museo dell’Opera del Duomo da tempo stiamo lavorando in questa direzione e abbiamo anche sviluppato una metodologi­a. Ma al legislator­e tocca l’ultima parola».

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L’assessore Cecilia Del Re
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Il direttore degli Uffizi Schmidt

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