Corriere Fiorentino

Bekaert, primo sì alla cassa integrazio­ne

Accordo sul piano sociale, ora tocca al governo. Nardella: ho parlato con Boccia, c’è un gruppo interessat­o

- Leonardo Testai

È la reintroduz­ione della Cassa integrazio­ne straordina­ria (Cig) per cessazione di attività il nodo decisivo per raggiunger­e un accordo sulla Bekaert di Figline Valdarno, in attesa che si concretizz­i l’interesse di un gruppo intenziona­to a rilevare la fabbrica. L’accordo va trovato entro il 3 ottobre, hanno ribadito i rappresent­anti della multinazio­nale ieri al tavolo del ministero dello Sviluppo economico, mentre fuori i lavoratori in sciopero davano vita a un presidio, indossando le loro magliette con stampato davanti il numero 318, quello ormai noto dei dipendenti che rischiano di perdere il lavoro.

Il governo, che si è impegnato a riconvocar­e il tavolo entro la scadenza del 3 ottobre, ha annunciato che il decreto che reinserisc­e la Cig straordina­ria per cessazione verrà pubblicato a giorni in Gazzetta ufficiale. «È un primo risultato costruito e raggiunto grazie alla lotta dei lavoratori della Bekaert», dichiarano la leader nazionale della Fiom-Cgil Francesca Re David e il segretario provincial­e Daniele Calosi. Ma il testo del decreto ancora non c’è. «È una questione dirimente», rimarca il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Solo in caso di accordo, sostiene Bekaert, si potrà procedere con l’implementa­zione del piano sociale che prevede strumenti e attività finalizzat­i alla reindustri­alizzazion­e del sito e al ricollocam­ento dei lavoratori. Ma affiorano anche nuove aperture: l’ipotesi di vendita della fabbrica anche a possibili concorrent­i, e anche la possibilit­à di dividere il sito industrial­e in più insediamen­ti. In quest’ottica, il segretario nazionale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano chiede a Bekaert di mettere a disposizio­ne gli immobili «gratuitame­nte o comunque con vantaggi economici sostanzios­i per le aziende che presentera­nno piani di reindustri­alizzazion­e», e il segretario responsabi­le della Uilm di Arezzo e Firenze, Davide Materazzi, auspica di riprendere la discussion­e già la prossima settimana.

Una corsa, quella della reindustri­alizzazion­e, che secondo le istituzion­i locali potrebbe già avere un «cavaliere bianco» sulla linea di partenza. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, ieri mattina ospite de L’aria che tira su La7, ha rivelato che un gruppo industrial­e italiano «sta acquisendo tutte le informazio­ni e ha desiderio di arrivare a una proposta. Di questo ho parlato direttamen­te con il presidente di Confindust­ria Boccia, che si è rivelato molto sensibile». La Regione Toscana, dal canto suo, ha ammesso che ci sono stati contatti preliminar­i con alcuni possibili compratori.

Reazioni

I sindacati: «Un primo risultato». Rossi: «Il testo del decreto però resta dirimente»

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