Morti in corsia, Rossi: «Chi parla di errori sarà querelato»
«La notizia che 34 morti dell’ospedale di Massa sono legate a una cattiva gestione del reparto di medicina generale è falsa». Il governatore Enrico Rossi convoca una conferenza stampa per annunciare «querele contro tutti coloro che hanno diffuso la fake news» ed esprimere «solidarietà ai medici e agli infermieri e vicinanza alle famiglie dei pazienti». La Regione aveva attivato un équipe di specialisti per un’indagine autonoma: «Dati in linea con quelli regionali e nazionali», è il giudizio degli esperti. Dei 34 deceduti, in 13 hanno avuto un’infezione; e se per 5 di questi era preesistente, negli altri 8 casi invece è insorta in ospedale. Ma, spiegano gli specialisti, «si tratta di pazienti con un quadro clinico estremamente compromesso». Insomma, per la Regione nessuna anomalia. «Che il problema delle infezioni ospedaliere esista, lo dimostra il fatto che facciamo un monitoraggio continuo — dice l’assessore alla salute Stefania Saccardi — Con l’Emilia Romagna e la Lombardia, la Toscana è l’unica Regione a farlo». Ma Forza Italia rilancia: se in Consiglio regionale chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta, in Parlamento Deborah Bergamini invita il ministro della salute Giulia Grillo a disporre un’ispezione al Noa. E Stefano Benedetti, il grande accusatore, annuncia «una class action contro l’Asl». (G.G.)