Corriere Fiorentino

Da tutta Italia scrivono alla vincitrice dei 5 milioni: «Aiuta noi»

Grosseto, alla tabaccheri­a centinaia di richieste per la donna misteriosa che incasserà 5 milioni

- Alfredo Faetti

Dal Lago maggiore a Palermo, le richieste arrivano da tutta Italia. C’è chi chiede una mano per pagare l’affitto, chi racconta di essere rimasto da solo ad accudire il figlio piccolo tra mille difficoltà e chi lancia progetti benefici di varia natura, come l’apertura di un ristorante da far gestire a persone disabili. Cause nobili che hanno bisogno di soldi, gli stessi che una pensionata di Grosseto si è detta pronta a dare in beneficenz­a dopo aver vinto 5 milioni di euro al Gratta e Vinci. «È stata lei a farsi avanti», spiega Valentina Fabbrini, la tabaccaia che ha staccato il biglietto vincente Valentina e Gianluca, titolari della tabaccheri­a vincente alla signora. È lei che fa da intermedia­rio tra la fortunata e il resto del mondo che vorrebbe conoscerla e magari chiederle una mano. Ma soprattutt­o, è proprio la tabaccaia, insieme al fidanzato Gianluca D’Ascoli, la prima destinatar­ia per un progetto benefico: realizzare un centro per disabili poco fuori la città. Un sogno che la giovane coppia coltivava da tempo, senza però riuscire a trovare le risorse necessarie per concretizz­arlo. Ci ha pensato la dea bendata a incrociare i destini. La pensionata è una cliente fedele della tabaccheri­a e il 12 settembre scorso, prendendo per la prima volta un biglietto da 20 euro, ne ha vinti 5 milioni. Il numero fortunato, per la cronaca, è stato il 17. La vincitrice ha fatto sapere attraverso i titolari della ricevitori­a, di volersi comprare una casa e con quel che resta di fare beneficenz­a. Il primo progetto sposato è stato il centro per disabili con un’offerta molto generosa, ma alla signora resterà abbastanza per dare una mano anche ad altre realtà. Ecco perché attraverso telefonate, lettere, stampa e social stanno arrivando in continuazi­one messaggi in tabaccheri­a da ogni angolo del Paese. «Fino a 5 anni fa avevo un negozio, un marito e una vita serena — si legge in un messaggio inviato da Napoli via Facebook a Fabbrini — Poi il tracollo, mio marito che se ne va, negozio fallito e io che mi arrabatto quotidiana­mente a crescere la mia unica ragione di vita, mio figlio. Viviamo soli, sono allo stremo, ho affitti arretrati, bollette che manco mi ricordo». Così via, i tentativi di contatto sono decine, ognuno con la sua storia.

Appelli e solidariet­à

«Ho perso il lavoro, mio marito se n’è andato, vivo per mio figlio. Sono allo stremo». Il primo progetto finanziato sarà un centro per disabili

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Valentina e Gianluca, i due titolari della tabaccheri­a della maxi vincita
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