«Firenze libro aperto» con Moretti e Bollani Riduciamo le distanze tra le persone offrendo un luogo di scambio culturale»
Alla Fortezza la seconda edizione con 250 case editrici
Come replicare alla difficoltà odierna di avvicinare le persone, giovani in primis, al libro e alla lettura? Da tal quesito è nato il festival «Firenze libro aperto», che, alla sua seconda edizione, torna alla Fortezza da Basso dal 28 al 30 settembre al Padiglione Spadolini. Tema cardine: il «ponte», ovvero la parola come veicolo di incontro e comprensione. Il festival, patrocinato da Regione Toscana, Consiglio regionale della Toscana e Comune di Firenze, è stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati introdotto dall’ideatore e direttore Paolo Cammilli: «È importante che Firenze abbia una manifestazione con un programma di livello nazionale e la partecipazione massiccia delle case editrici». Le case editrici saranno 250, nomi noti ed etichette indipendenti, anche fiorentine: tra queste, Libreria editrice fiorentina, Olschki, Lorenzo d’ Medici Press, Edifir, Gruppo scrittori Firenze, Giunti. Come anteprima, domani alle 19, si potranno incontrare Stefano Bollani e Marco Vichi, duo inedito che si affiderà all’improvvisazione tra parole, musica e letture: «Potrà succedere di tutto — ha detto Vichi — Portate i vostri figli al festival, fate scoprire loro che i libri non mordono e che, anzi, un percorso di vita accompagnato dalla lettura acquisisce valore».
Attesi numerosi ospiti: Vittorio Sgarbi, Paolo Genovese, Emiliano Gucci, Vladimir Luxuria, Claudio Marazzini, Stefano Benni, Sergio Staino, Alicia Gimenez Bartlett, per citarne solo alcuni. Ogni sera, poi, spazio alla musica: Francesco Tricarico, Roberto Vecchioni, Motta, Modena City Ramblers. Il clou della rassegna sabato alle 18 quando Nanni Moretti leggerà alcuni estratti dai di Goffredo Parise e da di Natalia Ginzburg. «Per i giovanissimi la Regione Toscana – ha detto la vicepresidente Monica Barni — presenterà diciassette buone pratiche di promozione della lettura, valorizzando le biblioteche. Mentre gli scrittori emergenti potranno partecipare alla Borsa degli inediti, incontro gratuito nel quale presentare le loro opere agli editori». «Questo progetto – conclude Cammilli – non ha contributi pubblici e vuole ridurre le distanze tra le persone, offrendo un luogo di scambio. Ci attendiamo il doppio, forse il triplo dell’affluenza registrata nel 2017: 30.000 il numero raggiungibile, 50.000 sarebbe miracoloso». L’ingresso è di 10 euro. Sillabari Caro Michele
L’ideatore