Corriere Fiorentino

Morti all’Archivio: l’addio a Piero, con una promessa

- Chiara Calcagno

«Non siamo pronti a lasciarti andare. Ma tu continua a guidarci come facevi in vita». Sventolano gli stendardi del Comune, della Provincia, del quartiere Sant’Andrea mentre centinaia di persone si accalcano dentro e fuori la chiesa dei Santi Pietro e Paolo per dare l’ultimo saluto a Piero Bruni, funzionari­o dell’Archivio di Stato morto giovedì mattina, al lavoro, insieme al collega Filippo Bagni. Ci sono, come annunciato, il ministro della cultura Bonisoli il sindaco, il prefetto, il questore, carabinier­i e guardia di finanza. Tutti, con discrezion­e, per portare una parola di conforto alla moglie Monica. Il vescovo Riccardo Fontana introduce la cerimonia con un pensiero ai figli della vittima, Matteo e Simone: «Dovete essere orgogliosi di vostro padre». L’omelia è affidata a don Ivan, legato a Piero da un rapporto di amicizia. «È difficile ritrovare la speranza in momenti come questo. La fede è preziosa e Piero lo sapeva». Poi, le letture commosse di amici, parenti e colleghi. «Ti facciamo una promessa — dicono i ragazzi della comunità di San Pietro e Paolo — ci prenderemo cura della tua famiglia. Non sarà mai sola». Oggi alle 10,30 sarà il giorno dell’addio a Filippo Bagni in Cattedrale. I sindacati Cgil Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale e, nel pomeriggio, hanno organizzat­o un silenzioso presidio davanti all’Archivio di Stato.

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