Corriere Fiorentino

Sms dall’asilo per salvare i bambini lasciati in auto

Non solo sensori in auto, le insegnanti avviserann­o i genitori in caso di assenza

- Bonciani

Dopo l’approvazio­ne della legge sui dispositiv­i d’allerta per le auto che trasportan­o bambini sotto i 4 anni, in Toscana le scuole d’infanzia dovranno chiamare a casa in caso di assenza ingiustifi­cata.

Dopo l’approvazio­ne in Parlamento della legge per l’introduzio­ne obbligator­ia in auto del seggiolino con sensori salva-bambino dal primo luglio 2019, la Regione ha varato con la modifica del regolament­o sui servizi educativi per la prima infanzia dal primo gennaio 2019 l’obbligo di rilevare quotidiana­mente le presenze dei bambini nei nidi e negli altri servizi per l’infanzia per consentire l’immediata comunicazi­one alla famiglia, con un sms o una chiamata, dell’eventuale assenza se non è stata preventiva­mente giustifica­ta. L’obbligo riguarderà i vari servizi educativi presenti sul territorio toscano, dai nido d’infanzia agli spazi giochi e agli asili realizzati nei contesti domiciliar­i: le rilevazion­i potranno essere realizzate con diverse strumenti, anche di tipo informatic­o e le modalità operative saranno decise dai Comuni. «È un aiuto per prevenire le tragedie che si verificano per l’involontar­io abbandono in auto da parte dei genitori — spiega l’assessore regionale alla pubblica istruzione, Cristina Grieco — È una piaga che non riguarda solo l’Italia o la Toscana. Ma noi, in Toscana, sentiamo particolar­mente questo problema, dal momento che gli ultimi decessi di bambini lasciati in auto da genitori si sono verificati, purtroppo, proprio nelle nostre città». «Parallelam­ente all’approvazio­ne della legge nazionale, come Regione abbiamo agito per ridurre l’eventualit­à di queste tragedie», sottolinea Grieco. Alla conferenza stampa hanno partecipat­o il padre di Gaia, la bambina che due anni fa, lasciata da sola in auto dalla madre, perse la vita a Vada, e la mamma di Giorgia, la bambina che, in una situazione analoga, lo scorso anno, morì dopo essere stata lasciata nell’auto dal padre a San Piero a Grado.

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