La Lega: contro il Pd una coalizione oltre il centrodestra
I leghisti fiorentini l’hanno ribattezzata la «coalizione della brava gente». È quella che il Carroccio vuole mettere in campo per la sfida elettorale a Dario Nardella il prossimo anno, con l’obbiettivo dichiarato di «andare oltre i confini tradizionali dei partiti di centrodestra». Cioè per agganciare i Cinque Stelle? «Noi non chiudiamo a nessuno, anche se chiaramente bisogna trovare basi programmatiche comuni. In ogni caso noi cercheremo i voti di tutte le persone che vogliono salvare Firenze dalla cattiva gestione di Nardella e del Pd», dice il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni (nella foto) dopo aver riunito il direttivo del partito per fare il punto sulla battaglia per Palazzo Vecchio. Il Carroccio «promuoverà un confronto con associazioni, comitati e partiti, a cominciare naturalmente da quelli della tradizionale alleanza di centrodestra», si legge nel documento del direttivo provinciale dei leghisti. Pronta anche l’impostazione della campagna: «Banchini, volantinaggi, lo “Sportello del cittadino” che ha funzionato bene nella campagna di Campi (dove la Lega ha preso il 16,3% e il centrodestra è andato per la prima volta al ballottaggio, ndr) — dicono i leghisti — Andremo nei quartieri e nelle periferie, mentre al sindaco Nardella lasceremo i soliti salotti bene: quelli dove siedono i suoi sodali del sistema di potere che ha avvilito Firenze». E il candidato sindaco? «Quella per Palazzo Vecchio è una battaglia nazionale, quindi è ovvio che decisiva sarà la parola di Matteo Salvini», dice Scipioni. Quel che è certo è che il Carroccio rivendica il diritto a esprimere il nome dello sfidante del sindaco uscente, in discontinuità con quanto è successo finora nel centrodestra. «Firenze è oggi contendibile. Ma lo è stata anche in passato. Solo che allora il centrodestra non volle crederci fino in fondo, preferendo puntare su candidature di bandiera o di immagine. Un errore che non deve ripetersi», si legge nel documento dei leghisti fiorentini, decisi a «individuare candidati credibili ed autorevoli, per esperienza e scelte politiche, disposti a mettersi al servizio della cittadinanza».
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Il segretario provinciale Scipioni
I 5 Stelle? Noi non chiudiamo a nessuno, anche se chiaramente serve un programma comune