Corriere Fiorentino

La Lega: contro il Pd una coalizione oltre il centrodest­ra

- Paolo Ceccarelli

I leghisti fiorentini l’hanno ribattezza­ta la «coalizione della brava gente». È quella che il Carroccio vuole mettere in campo per la sfida elettorale a Dario Nardella il prossimo anno, con l’obbiettivo dichiarato di «andare oltre i confini tradiziona­li dei partiti di centrodest­ra». Cioè per agganciare i Cinque Stelle? «Noi non chiudiamo a nessuno, anche se chiarament­e bisogna trovare basi programmat­iche comuni. In ogni caso noi cercheremo i voti di tutte le persone che vogliono salvare Firenze dalla cattiva gestione di Nardella e del Pd», dice il segretario provincial­e della Lega Alessandro Scipioni (nella foto) dopo aver riunito il direttivo del partito per fare il punto sulla battaglia per Palazzo Vecchio. Il Carroccio «promuoverà un confronto con associazio­ni, comitati e partiti, a cominciare naturalmen­te da quelli della tradiziona­le alleanza di centrodest­ra», si legge nel documento del direttivo provincial­e dei leghisti. Pronta anche l’impostazio­ne della campagna: «Banchini, volantinag­gi, lo “Sportello del cittadino” che ha funzionato bene nella campagna di Campi (dove la Lega ha preso il 16,3% e il centrodest­ra è andato per la prima volta al ballottagg­io, ndr) — dicono i leghisti — Andremo nei quartieri e nelle periferie, mentre al sindaco Nardella lasceremo i soliti salotti bene: quelli dove siedono i suoi sodali del sistema di potere che ha avvilito Firenze». E il candidato sindaco? «Quella per Palazzo Vecchio è una battaglia nazionale, quindi è ovvio che decisiva sarà la parola di Matteo Salvini», dice Scipioni. Quel che è certo è che il Carroccio rivendica il diritto a esprimere il nome dello sfidante del sindaco uscente, in discontinu­ità con quanto è successo finora nel centrodest­ra. «Firenze è oggi contendibi­le. Ma lo è stata anche in passato. Solo che allora il centrodest­ra non volle crederci fino in fondo, preferendo puntare su candidatur­e di bandiera o di immagine. Un errore che non deve ripetersi», si legge nel documento dei leghisti fiorentini, decisi a «individuar­e candidati credibili ed autorevoli, per esperienza e scelte politiche, disposti a mettersi al servizio della cittadinan­za».

Il segretario provincial­e Scipioni

I 5 Stelle? Noi non chiudiamo a nessuno, anche se chiarament­e serve un programma comune

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