Corriere Fiorentino

«Se quel giorno mi avessero avvisato Gaia sarebbe qui»

- Di Valentina Marotta

«Si può rinascere dalle proprie ceneri. Dopo la scomparsa di Gaia, ho vinto la mia battaglia più importante: mai più nessun bambino sarà dimenticat­o in auto».

Michela Cervaso pensa alla figlia che non c’è più, lasciata in macchina in una calda giornata d’estate del 2016, a Vada. «Finalmente la politica si è resa conto di un problema reale — spiega — il Senato ha approvato la legge che rende obbligator­i i seggiolini per i bambini, suonerà un allarme se i genitori escono dall’auto senza aver portato via i figli dal sistema di ritenuta. Ma anche la Regione Toscana ha adottato un provvedime­nto per rilevare la presenza dei bambini negli asili nido». Michela non dimentica quel terribile giorno, quando fu assalita da un improvviso vuoto e lasciò la figlia di 17 mesi in auto, sotto il sole. Quando ritornò nella vettura la piccola era già in gravi condizioni. Per lei non ci fu più nulla da fare. «Amnesia dissociati­va, questo il nome della patologia che mi indusse, senza che me ne accorgessi, a lasciare Gaia nel seggiolino sul sedile posteriore della vettura», racconta con la voce rotta dall’emozione.

«Nessuno conosceva ancora quella patologia, un vuoto di memoria provocato dallo stress e dalla fretta, lo stesso che negli ultimi anni ha colpito tanti altri genitori. Dopo la scomparsa di mia figlia, altri due bambini sono morti nelle stesse circostanz­e, in Toscana». Michela e il marito Stefano Onida non erano soli: una figlia più grande e un altro in arrivo, circondati dall’affetto di parenti e amici.

Nel 2017, hanno trasformat­o il dolore in speranza. È nata l’Associazio­ne Gaia Onida per evitare che quella tragedia si ripetesse ancora. «Quella mattina sarebbe bastata una telefonata dall’asilo che mi avvertisse dell’assenza di Gaia», ripete Michela. Da qui è partita l’idea. «Ci siamo rivolti al Polo universita­rio di Navacchio, che ha elaborato un software. Si tratta di un badge che consente di rilevare la presenza dei piccoli nei nidi. Quando i genitori o i nonni non “strisciano” il tesserino, scatta l’allarme. Un sistema che da gennaio 2019 sarà adottato in tutti gli asili della Toscana. Ho vinto la mia battaglia in nome di Gaia».

❞ Michela Cerpaso Dalle ceneri si può rinascere, la politica si è accorta di un problema reale, ho vinto la mia battaglia nel nome di Gaia

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