Corriere Fiorentino

Rifredi, su il sipario (c’è anche Fiona May)

Via alla nuova stagione tra ritorni, sfide e produzioni

- Anna Amoroso

«Chi poco pensa molto erra». Il motto di Leonardo Da Vinci, profondo e sempliciss­imo, apre la trentatree­sima stagione del Teatro di Rifredi che tra impegno, curiosità e ironia, porta avanti anche quest’anno un teatro aperto alla riflession­e. Le proposte sono moltissime in un quartiere che sta cambiando volto e che in una nuova prospettiv­a può intrecciar­e rapporti sempre più radicati con il territorio. «È un teatro che ha passato un periodo difficile a causa dei lavori della tramvia – spiega Tommaso Sacchi, capo segreteria cultura di Palazzo Vecchio – Oggi i benefici sono crescenti e il pubblico potrà godere di un’alternanza continua tra teatro di quartiere e teatro di innovazion­e». Si inizia il 30 ottobre con Bruna

è la notte di Alessandro Riccio, la storia di un’ex cantante di locali di serie B, scontrosa e imprevedib­ile, e si continua il 15 novembre con un grande ritorno come La bastarda di

Istanbul con Serra Yilmaz. Un lavoro sull’immaginazi­one, la musica e la memoria sarà Antropolar­oid con Tindaro Granata che ripercorre la storia della sua famiglia, mentre con PopCorn verrà proposto il 7 dicembre l’ultimo spettacolo di Denis Paumier, il creatore della compagnia di giocoleria «Les objets volants». «Ci saranno sette produzioni, tre compagnie internazio­nali, due balletti, sette spettacoli del nuovo teatro italiano oltre alle domeniche per le famiglie – racconta il direttore artistico Giancarlo Mordini — Con Ceneri, una produzione franco-norvegese, ospiteremo uno spettacolo di Yngvild Aspeli in cui si narrerà la vera storia di un giovane piromane, immerso nelle atmosfere tipiche della letteratur­a nordica, tra attori, marionette a grandezza d’uomo, piccoli burattini e l’apparizion­e di un enorme lupo con gli occhi di fuoco. Invece Antonella Questa con Infanzia felice, aprirà un viaggio illuminant­e all’interno della famiglia e della scuola di oggi». Da non perdere a gennaio Maratona di

New York di Edoardo Erba nell’allestimen­to di Andrea Bruno Savelli, con in scena l’atleta Fiona May e Luisa Cattaneo. Non mancherà Shakespear­e, le cui opere si potranno scoprire nell’arco di 90 minuti; torna anche Lucia Poli che in Animalesse racconterà storie di animali femmine. Per il gran finale di stagione

Tebas Land di Sergio Blanco, il racconto di una terribile tragedia familiare ispirata alla figura del parricida e al mito di Edipo.

In programma Shakespear­e in 90 minuti, il ritorno di Lucia Poli. Si parte con Alessandro Riccio

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