Provocazioni, petardi Santo Spirito e il Carmine: due piazze sotto scacco
In Santo Spirito la manifestazione pro aborto, al Carmine i tifosi dei Rossi fra cori e botti
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I residenti Ormai siamo nel Far West Si possono pure sparare fuochi d’artificio per strada in piena notte
Una vagina gigante di cartone in piazza Santo Spirito, a pochi passi dal sagrato. Sotto, la scritta «Questa foto ti fa fica», con l’invito a farsi fotografare accanto alla gigantografia. Qualcuno l’ha presa sul ridere, altri l’hanno considerata di cattivo gusto.
È successo venerdì sera in occasione dell’evento promosso da associazioni femministe nell’ambito della giornata mondiale per l’aborto libero, sicuro e garantito. L’evento è cominciato alle 17,30 con un volantinaggio informativo presso l’ospedale di Careggi. Poi alle 18, in piazza Santo Spirito, l’evento è proseguito con banchini informativi sull’aborto e sui risultati dell’inchiesta sui consultori del capoluogo toscano e sull’applicazione della legge 194. Tra gli alberi della piazza è stato affisso un grande striscione con scritto: «Aborto libero e garantito per tutte le donne del mondo». Poi un altro striscione: «Sì all’educazione sessuale, no all’educazione sessista». Ala manifestazione, animata fino a tarda sera con canti e balli di gruppo, ha partecipato anche il centro anti violenza Artemisia: «Sono passati 40 anni da quando è stata promulgata la legge 194, eppure sappiamo che si tratta di una legge in gran parte non applicata».
Questo uno dei motivi della protesta, che però ha urtato la sensibilità di alcuni cattolici frequentatori della basilica di Santo Spirito, soprattutto in riferimento alla gigantografia della vagina sotto la chiesa. «Non credo che possa essere il simbolo di una lotta» dice Francesca, una residente della zona. Parole simili anche da padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito: «Prima di installare opere di questo tipo, bisognerebbe pensare ai bambini che si trovano a passare sala piazza. Oppure alle famiglie che abitano in piazza».
Di contro, una manifestante ha replicato: «È un presidio colorato che, attraverso il divertimento e l’ironica provocazione, vuole porre l’attenzione sulle difficoltà di molte donne, in Italia e nel mondo, a mettere in pratica i loro diritti. Invece di guardare il dito, bisognerebbe guardare la luna e cogliere il senso profondo del nostro presidio».
Ma ieri sera l’Oltrarno è stato al centro anche di altre polemiche. Tra Borgo San Frediano e piazza del Carmine, momenti di tensione quando sulla strada sono stati esplosi alcuni petardi da un gruppo di ragazzi, probabilmente un gruppo di tifosi dei Rossi del Calcio Storico, che hanno scandito il coro «Picchia rosso» dopo la cena in un ristorante della zona. A immortalare la scena è stata Chiara Ristori, una residente la cui bambina di 9 mesi si è svegliata di soprassalto a causa dei botti dei petardi. «Ormai siamo nel far west — ha scritto la residente sulla pagina Facebook di Traffico Firenze —, si possono pure sparare fuochi d’artificio per strada». Il post e altri commenti, hanno lamentato la mancanza di controlli.