Corriere Fiorentino

Cholito, Hugo e la missione di Pioli Il riscatto passa dalla freddezza

Dopo la sconfitta servono risposte proprio da chi a San Siro ha commesso più errori

- Di Alessandro Bocci

Una certezza l’abbiamo: se la Fiorentina giocherà con il coraggio, l’intensità e la passione di Milano, da qui in avanti perderà pochissimo. In vista dell’Atalanta, scontro diretto vero e proprio per l’Europa, più ancora di quello che è stato con la Samp, sarà fondamenta­le il ruolo di Stefano Pioli. E non solo per disinnesca­re il lavoro tattico di Gasperini. La speranza è che l’allenatore in questi cinque giorni sia riuscito a lavorare in profondità sul suo gruppo. Va cancellato in fretta dalla testa dei giocatori quel senso di ingiustizi­a che ha accompagna­to tutti noi in questi giorni. E che sulla squadra potrebbe avere effetti negativi, annebbiare le idee e smorzare l’entusiasmo, per esempio, anche togliere rabbia e grinta.

È la missione di Pioli. La Viola deve concentrar­si sull’Ata- lanta che non vince da sette partite ma è in ripresa, gioca un calcio fisico, nevrotico, fastidioso, con una serie di marcature a uomo in ogni zona del campo. E ha qualità in attacco, forza a centrocamp­o, centimetri in difesa. Una squadra completa, che ha sofferto l’eliminazio­ne dall’Europa League contro il Copenaghen. Ma è rivale tosta e lo sarà, indipenden­temente dal risultato di oggi, sino alla fine.

La Fiorentina dovrà giocare con l’animo guerriero e la testa sgombra da cattivi pensieri. Servono intensità e lucidità soprattutt­o negli ultimi sedici metri. Da Milano, oltreché con una gran rabbia, siamo usciti con un interrogat­ivo: come sarebbe andata a finire la partita contro l’Inter se Simeone, liberato magistralm­ente da Chiesa, avesse sbloccato il risultato prima del rigore di Icardi? Invece l’argentino, evidenteme­nte stanco, nella testa ma anche sulle gambe, ha controllat­o male e tirato peggio. Ci sta, nessuno intende istruire processi su un singolo errore. Però, oltre al furore, è necessaria la freddezza. Le occasioni sbagliate si pagano. Ci aspettiamo una pronta risposta dal Cholito, così come un ulteriore crescita di Pjaca che, stando a chi lo conosce bene, non dovrebbe essere neppure al cinquanta per cento della condizione. La Fiorentina ha bisogno del croato, quello vero, per rimanere nei quartieri alti della classifica.

Il calendario non dà certo una mano ai viola in questo periodo: dopo l’Atalanta e prima della sosta c’è un’altra trasferta molto complicata a Roma con la Lazio e lontano dal Franchi i ragazzi di Pioli hanno la necessità impellente di cambiare ritmo. Ci sarà tempo per parlarne. Ora bisogna concentrar­si sull’Atalanta, andare a caccia della quarta vittoria consecutiv­a dentro il Franchi e possibilme­nte di una ritrovata stabilità difensiva. Anche Vitor Hugo, come Simeone, deve dare delle risposte. E non tanto per il ridicolo tocco con i polpastrel­li, che ha provocato il rigore dell’1-0 contro l’Inter, quanto per l’uscita a vuoto che ha generato il raddoppio di D’Ambrosio.

 ??  ?? Giovanni Simeone si arrabbia dopo un errore. L’argentino a San Siro non ha disputato la sua miglior partita della stagione sbagliando un gol davanti al portiere
Giovanni Simeone si arrabbia dopo un errore. L’argentino a San Siro non ha disputato la sua miglior partita della stagione sbagliando un gol davanti al portiere

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