Corriere Fiorentino

Il timore di Ranaldo «Ora in pericolo altre grandi opere»

Il presidente degli industrial­i toscani: basito dai leghisti

- Paolo Ceccarelli

«Ora c’è il rischio che siano messe in discussion­i anche altre grandi opere». Il tono del presidente di Confindust­ria Toscana Alessio Ranaldo è tra lo sconsolato e l’arrabbiato. Non si aspettava lo stop della Lega toscana al masterplan dell’aeroporto di Peretola e, pur essendo passato un giorno dalla notizia del documento del Carroccio che dice no alla nuova pista da 2.400 metri, sembra ancora molto sorpreso.

Presidente, era noto che nel Carroccio convivono due anime, una favorevole al potenziame­nto del «Vespucci» e una più dubbiosa, per non dire critica, guidata dalla sindaca di Cascina Ceccardi che è preoccupat­a dalle possibili conseguenz­e per l’aeroporto di Pisa. Perché è così sorpreso?

«Sinceramen­te sono rimasto basito leggendo la notizia del documento della Lega contrario alla nuova pista. Non mi sarei mai aspettato una presa di posizione del genere da parte loro. Oggi, più a freddo, sono anche preoccupat­o».

C’è il rischio che su Peretola si ricominci tutto da capo?

«Spero di no. Ma trovo preoccupan­te che la Lega vada verso un’alleanza di fatto con i Cinque Stelle su questi temi. Così il potenziame­nto di Peretola diventa per l’ennesima volta un gioco politico. E poi va bene che nella Lega ci sono due correnti sulla questione, ma leggo che il documento contro la pista da 2.400 metri è stato approvato all’unanimità. Io poi ho un’altra paura».

Quale?

«Che questa presa di posizione apra la strada alla messa in discussion­e di altre grandi opere».

Ma la Lega non dice no alle infrastrut­ture: è a favore della Tav e propone di potenziare il collegamen­to ferroviari­o tra Pisa e Firenze nell’ottica di favorire il turismo sulla costa...

«Si continua a mettere in contrappos­izione il masterplan di Peretola con il potenziame­nto delle linee ferrovie, ma non è così. Non si possono fare questi baratti politici sulle opere pubbliche».

Però è vero, come dicono i leghisti, che Firenze è sovraffoll­ata di turisti e invece la costa soffre da questo punto di vista. O no?

«Ma i turisti che atterranno a Firenze hanno un profilo diverso da quelli che arrivano al “Galilei”: un terzo dei passeggeri del “Vespucci” vola in business class. In ogni caso per lo sviluppo della costa serve ben altro: investimen­ti e un’idea di turismo tagliato su misura su quelle bellissime zone, per cominciare».

Scusi, presidente, lei critica il Carroccio ma pochi giorni fa il presidente nazionale di Confindust­ria Vincenzo Boccia ha detto: «Di questo governo crediamo fortemente nella Lega».

«Il presidente Boccia ha poi chiarito la sua posizione. Quella frase forse gli era uscita in modo un po’ forte: può succedere. Io sono d’accordo al 100% con il presidente di Confindust­ria Lombardia Marco Bonometti: noi siamo e restiamo apartitici».

Resta il punto politico: il vostro presidente nazionale guarda con favore alla Lega e il Carroccio toscano boccia la nuova pista di Peretola, storica battaglia della Confindust­ria fiorentina e toscana.

«Io mi limito a giudicare quello che vedo. Su Peretola è evidente che la Lega ha assunto una posizione contraria alla nostra. Del resto all’assemblea di Confindust­ria Firenze di venerdì sarà ospite Edoardo Eurnekian (patron di Corporació­n América, azionista di maggioranz­a di Toscana Aeroporti, ndr): il messaggio sull’importanza di Peretola mi pare chiaro».

L’attacco

Trovo preoccupan­te che la Lega vada verso un’alleanza di fatto con i Cinque Stelle sulle infrastrut­ture, non me lo aspettavo

L’endorsemen­t di Boccia La frase «Crediamo fortemente nel Carroccio» gli è uscita un po’ forte, noi siamo e restiamo un’associazio­ne apartitica

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Il presidente di Confindust­ria Toscana Alessio Ranaldo

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