Corriere Fiorentino

Meo Modo, a Chiusdino il miglior ristorante

- Laura Antonini

In Toscana si mangia e si beve bene e cresce l’eccellenza. Lo dice la nuova guida «I ristoranti e i vini d’Italia 2019» de L’Espresso, presentata ieri a Firenze. Un unico manuale dove accanto agli oltre 2 mila ristoranti sono recensiti anche i migliori vini. Nettari scelti di cui i rossi toscani — complici le buone annate del 2013 del Brunello e del 2015 delle Igt — superano quest’anno la lista dei piemontesi tradiziona­lmente al primo posto. Passando alla ristorazio­ne, cuore della guida, con 4 cappelli il miglior ristorante della Toscana è il Meo Modo di Borgo Santo Pietro a Chiusdino. La tavola di Andrea Mattei allievo di Alain Ducasse, forte di una cucina attenta al prodotto ha conquistat­o così un nuovo cappello. Tanti i premi nazionali conferiti dalla guida a realtà del territorio. Osteria Futura di Monteriggi­oni dove Samuele Bravi e Nicola Saporito elaborano una cucina di tradizione non banale — tra i piatti le chiocciole al sugo e la minestra di trippa e zafferano — si è aggiudicat­a il primo posto tra le osterie. Tra le enotavole, ovvero enoteche con cucina, la migliore è stata Pitti gola e cantina in Piazza Pitti. Mentre il Four Seasons è primo per il servizio. New entry toscana come Cappello d’oro, categoria introdotta dalla guida l’anno scorso e riservata ai ristoranti d’eccellenza che hanno contribuit­o a cambiare la ristorazio­ne italiana, assieme a Caino a Montemeran­o, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Lorenzo a Forte dei Marmi, arriva quindi Romano a Viareggio. Né mancano gli ingressi tra i tre cappelli con la Magnolia dell’Hotel Byron a Forte dei Marmi e Borgo San Jacopo di Firenze. Infine guadagnano un cappello il ristorante di Villa Cora, la trattoria Moderna sul Lungarno del Tempio, La Ménagère e Gucci Osteria.

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Andrea Mattei (Meo Modo)

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