Corriere Fiorentino

Il caffè di Giuliano

Operazione congiunta di Finanza e Municipale, durata 7 mesi. «I controlli continuera­nno»

- Marzio Fatucchi Antonella Mollica

C’era chi dichiarava un reddito inferiore a quanto pagava di occupazion­e di suolo pubblico (in pratica lavorava gratis) e chi «dimenticav­a» di emettere scontrini. C’era chi apriva e chiudeva partite iva con una frequenza sospetta e chi vendeva merce contraffat­ta. Sono solo alcuni casi accertati dalla Guardia di Finanza di Firenze e dalla polizia municipale tra i bancarella­i di San Lorenzo. Nell’arco di sette mesi — a partire da febbraio — sono state riscontrat­e evasioni fiscali per circa 400 mila euro, con sanzioni per irregolari­tà amministra­tive a 28 soggetti. A quindici gestori sono state sospese le licenze per quindici giorni a causa delle ripetute violazioni fiscali sugli scontrini.

I finanzieri del Gruppo Firenze, guidati dal tenente colonnello Dario Sopranzett­i, e la polizia municipale hanno fatto uno screening tra i 251 titolari delle licenze comunali dei «banchini» nella zona intorno al mercato coperto. Partendo dalle banche dati collegate con l’anagrafe tributarie hanno cercato indicatori che potevano segnalare anomalie fiscali. E così sono stati fatti controlli mirati e non casuali. Il bilancio di quella che è stata presentata non come un’operazione spot ma come una campagna che andrà avanti anche nei prossimi mesi, è stato presentato ieri a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dal comandante provincial­e della Guardia di Finanza Benedetto Lipari, alla presenza dell’assessore alla sicurezza Federico Gianassi e del comandante della polizia municipale Alessandro Casale.

«Questi risultati sono il frutto della collaboraz­ione avviata grazie al protocollo del 2016 e che continuerà — sottolinea­no il sindaco e l’assessore — Erano stati in primis gli ambulanti storici del mercato a chiedere controlli perché è ingiusto che chi opera rispettand­o le regole subisca la concorrenz­a sleale di chi invece le viola, creando un danno a un mercato che ha una grande tradizione. Questi risultati dimostrano che a fronte di tanti che rispettano le regole ci sono alcuni operatori che invece le violano e devono essere puniti».

I controlli hanno anche permesso di trovare e sequestrar­e borse e giubbotti contraffat­ti in tre banchini. Da uno di questi è stato possibile risalire anche alla ditta cinese dell’Osmannoro che riforniva il banco. Un italiano e un iraniano, proprietar­i di due banchi, sono stati così denunciati per i reati di introduzio­ne nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazio­ne. Nel laboratori­o dell’Osmannoro sono state sequestrat­e 200 fibbie e 20 borse finte Gucci, 10 mila euro in contanti e alcune banconote false. L’imprendito­re cinese è stato denunciato per contraffaz­ione e ricettazio­ne. Sono state anche fatte multe a 26 soggetti per omessa indicazion­e dei prezzi sulla merce in vendita; in 25 casi i banchi erano più grandi del consentito e sono state contestate 2 occupazion­i abusive di suolo pubblico e 3 mancate esibizioni di licenza di ambulante.

Il sindaco Sono stati in primis gli ambulanti storici a chiedere un intervento perché è ingiusto che chi opera rispettand­o le regole subisca la concorrenz­a di chi le viola

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 ??  ?? Il mercato di San Lorenzo. Da destra il tenente colonnello della Finanza Sopranzett­i, il generale Lipari, il sindaco Nardella, l’assessore Gianassi, il comandante dei vigili Casale
Il mercato di San Lorenzo. Da destra il tenente colonnello della Finanza Sopranzett­i, il generale Lipari, il sindaco Nardella, l’assessore Gianassi, il comandante dei vigili Casale
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